2015

Zenga: «Porto avanti la mia idea di gioco. Eder e Muriel? I migliori»

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La Sampdoria vince bene a Marassi contro l’Hellas Verona. Apre le danze, in tutti i sensi, Luis Muriel, raddoppia Zukanovic alla sua prima marcatura, poi Soriano imbeccato in maniera perfetta da Eder che, nel secondo tempo, realizza il suo gol.

Intervenuto ai microfoni di SkySport, Walter Zenga commenta il match vinto al Ferraris: «Intanto sono 14 punti in 9 partite e oggi non era facile. Il Verona non aveva preso più di due gol, non aveva preso gol nel primo tempo, aveva fatto bene in trasferta ma i miei ragazzi hanno fatto bene. IL campionato italiano è difficile, ogni squadra è complicata e il cammino è lungo. Noi dobbiamo lavorare per migliorare e non fermarci ad una vittoria ma continuare. Il nostro obiettivo è fare quello che abbiamo fatto oggi: una partita con grande attenzione, la nostra reazione oggi è stata veemente, forte, abbiamo subito creato e realizzato occasioni da gol. Muriel ed Eder? Per me loro i più foto in assoluto. Il gol di Soriano con l’assist di Eder per me è grande calcio. Loro possono arrivare dove vogliono basta che credano nelle loro potenzialità. Zenga e Mandorlini amici? Gli voglio bene con ad un fratello, èun grande allenatore sembra una frase fatta ma è una realtà. So che lui saprà reagire nel giusto modo».

Schemi fuori casa che non funzionano? Bisogna portare avanti la nostra idea di gioco: «Noi dovremo cercare sempre di stare dieci metri più alti. A frosinone abbiamo preso un palo nei primi minuti, ovviamente se avessimo segnato la partita si sarebbe messa nelle condizioni che vogliamo. Noi giochiamo con tre punte e con Soriano mezz’ala cercando di avere un atteggiamento offensivo. Io credo nel mio progetto e nel rischiare prendere delle imbarcate, poi possono pensare che io sia un pazzo a dirlo, ma è così noi abbiamo questa idea di gioco. Amore coi tifosi che va e viene? È pieno al mondo di persone che hanno iniziato con il piede sinistro e poi ci hanno messo un po’, loro devono sostenere la squadra, il Mister è solo una parte del gruppo. Noi giochiamo sempre con tantissimi giovani e se un allenatore vede in un giovane delle potenzialità è giusto metterlo in campo».

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