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Zenga: «Normale che Eder sia dispiaciuto. Retrocessione? La Samp non rischia»
E’ tornato a parlare l’ex-allenatore della Sampdoria Walter Zenga, ora sulla panchina dell’Al-Shaab, negli Emirati Arabi. Intercettato dai microfoni di calciomercato.com, il tecnico milanese ha rilasciato alcune dichiarazioni su Eder, appena approdato all’Inter dopo quattro anni di permanenza alla Samp: «E’ un giocatore importante che ha qualità di livello assoluto. E’ duttile, sa attaccare gli spazi, dare profondità e, soprattutto ha un grandissimo senso del gol. Eder è perfetto nel ruolo di esterno sinistro nel 4-2-3-1 o da esterno d’attacco nel 4-3-3. Può giocare da attaccante centrale all’occorrenza, più volte l’ho utilizzato in quel ruolo quest’anno, ma un giocatore come lui va impiegato nella sua mattonella preferita. Non dimentichiamoci che poi è un giocatore molto disposto al sacrificio. Mi ricorda molto Edinson Cavani che ho avuto modo di allenare ai tempi del Palermo. Come lui è sempre disposto a dare una mano, ad inseguire il terzino in fase difensiva».
Dalle frasi dette ieri da Eder, al telefono con un suo amico, è uscito che l’attaccante forse non avrebbe gradito così tanto andarsene, perlomeno a gennaio, ma è stato “impacchettato” dalla società: «Eder dispiaciuto di andarsene? E’ normale che lo sia. Dopo 4 anni in una piazza calda come quella della Sampdoria che ti dà tanto dal punto di vista umano è normale che possa esserci un legame affettivo. Non lo nascondo, Eder è stato vicino a lasciare la Sampdoria già quest’estate, ma lui è sempre stato un professionista esemplare. Ha sempre lavorato duro e i risultati si sono visti. Con me era arrivato a 9 gol in 12 presenze, uno dei migliori in Europa».
Un altro pezzo pregiato di questa Sampdoria è indubbiamente Roberto Soriano, autore di una stagione di alto livello fino ad ora: «Lui è una mezzala fatta e finita. Il suo ruolo naturale è da esterno destro, anche se io lo utilizzavo a sinistra perché lui ha un’intesa particolare con Eder e volevo sfruttarli nello stretto. Ha grandissimi tempi di inserimento e anche una buona capacità di vedere la porta. E’ pronto, certamente, ma secondo me può ancora migliorare dal punto di vista della personalità nei momenti difficili. Deve ancora crescere – spiega Zenga – nella capacità di prendersi sulle spalle la squadra e farla uscire dai momenti bui».
Nonstante prestazioni convincenti e un bel gioco dato dal nuovo tecnico Vincenzo Montella, la Sampdoria fa fatica ad ingranare e attualmente si ritrova quartultima in classifica, e ci si chiede se dovrà fare affidamento sulle giocate del numero 99: «Cassano uomo salvezza? La Sampdoria non rischia la retrocessione. Sono convinto che comunque sarà una squadra attrezzata per salvarsi. Detto ciò, ormai non è più un problema che dovrò gestire io. Quando me ne sono andato la squadra era nella parte sinistra della classifica, avevamo lanciato giocatori giovani come Ivan, Pedro Pereira e lo stesso Muriel. Ciò che succederà da qui in avanti non mi riguarda – conclude seccato – e di quella persona che mi ha citato non ne parlo».