2015

Zenga in conferenza stampa: «Soddisfatto di quello che stiamo facendo»

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Al termine della seconda amichevole di Pinzolo che ha visto Sampdoria e Trapani pareggiare per 1-1, mister Zenga si è presentato in sala stampa; nonostante la prestazione non eccezionale, il mister è parso soddisfatto del lavoro dei suoi, non tanto per il risultato, quanto proprio per ciò che i ragazzi hanno mostrato sul campo per quanto riguarda gli schemi e il livello della preparazione.

«Siamo stati in campo 90 minuti con 8/11 e stiamo facendo una preparazione nella quale non guardo al risultato della gara, stiamo vedendo di portare i giocatori a un livello elevato per giocare due partite il 30 luglio e il 6 agosto. Okaka e Duncan erano stanchi, non possiamo parlare di questioni tattiche oggi. Muriel si è mosso bene, con lui abbiamo avuto le occasioni per vincere ma onestamente non archivio mai le amichevoli con il risultato. Le archivio con il minutaggio e il lavoro per andare avanti.

Siamo soddisfatti per quello che stiamo facendo, non avendo la possibilità di incontrare squadre per un livello più elevato è chiaro che devi basarti su altri elementi, non quelli classici della preparazione. A me è piaciuto tutto quello che hanno fatto i ragazzi, questo è un allenamento. Invece di fare le ripetute stanno giocando, provando gli schemi. Io da quando faccio l’allenatore alterno sempre 2 giorni di allenamento a 2 partite, per aiutare i giocatori a trovare quelle sincronie che solo il campo può dare.

Se tu dai un’indicazione o delle direttive, un giocatore professionista è obbligato a giocare in una certa maniera. Muriel ad esempio sarà sempre il punto di riferimento centrale, poi ci sono giocatori che potranno giostrarsi in posizioni differenti ma questo è nella normalità delle cose. C’è chi porta un sistema dall’inizio alla fine e chi no. Capisco che siamo a un punto della stagione in cui bisogna parlare di queste cose per cui va bene.

Okaka largo? Lo abbiamo messo per fruttare alcune situazioni. Duncan? E’ un giocatore della Sampdoria. Stiamo pensando a fare quelcosa, di completare, certo. Dobbiamo fare qualcosina e lo faremo con grande attenzione.

Le squadre serbe sanno giocare a pallone, sono squadre che giocano prettamente con bella mentalità, giocano a pallone aperti, il Vojvodina ha più di noi alcune partite di Europa League e alcune di campionato, le squadre serbe, le balcaniche, hanno talento e capacità. Io ho avuto la fortuna di allenare sia in Serbia sia in Romania, per loro queste partite sono quelle per mettersi in mostra, far vedere che i giocatori possono trovare un contratto in Europa. La Sampdori è abituata a giocare a Milano Roma Napoli… Quando l’ambiente è ostile, gli avversari si caricano di più. Non ho mai avuto preoccupazioni, partite ne ho vinte e qualificazioni ne ho fatte sia giocando la prima in casa, sia che fosse la seconda. Poi per noi sarà campo neutro ma non penso influirà questa cosa»

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