2015
Zenga alla DS: «Samp gruppo di qualità, i miei ragazzi si divertiranno»
Dopo la netta vittoria ottenuta all’ora di pranzo contro un traballante Hellas Verona, ieri sera il tecnico blucerchiato Walter Zenga ha presenziato, in qualità di opinionista, alla Domenica Sportiva. In compagnia di molti ospiti e vecchi amici – non ultimo Giovanni Trapattoni, suo allenatore ai tempi dell’Inter – l’allenatore blucerchiato ha toccato diverse tematiche, parlando di Samp e non solo. Sulla sua squadra il tecnico meneghino ha le idee ben chiare: «La Sampdoria in estate ha cambiato tanto, ci sono diversi giocatori e un allenatore con idee differenti rispetto a chi lo ha preceduto. Il nostro processo di amalgama è più lento rispetto ad altre squadre, ma questo gruppo ha delle qualità, ha calciatori importanti e una forza d’animo straordinaria».
Particolare è poi la differenza di rendimento della Sampdoria tra rendimento interno ed esterno: fra le mura amiche del Ferraris un autentico schiacciasassi, in trasferta una squadra impaurita e senza nerbo: «In Italia non è facile trovare continuità di risultati fuori casa, più o meno tutte le squadre di fronte al proprio pubblico si trasformano ed hanno più forza. Però, se riusciranno ad avere la convinzione giusta, l’autostima necessaria e quella sfrontatezza che usano in casa anche lontani da Marassi, allora questi ragazzi si divertiranno. E dico così perchè sono i miei calciatori i protagonisti».
Immancabile una domanda su chi vincerà lo Scudetto in un campionato aperto come non mai in questi ultimi anni. Zenga sembra sicuro: «Per lo Scudetto, ad oggi, dico Roma. Abbiamo pareggiato a Napoli, al Ferraris con l’Inter e battuto la Roma 2-1, ma i giallorossi mi hanno impressionato per qualità ed intensità».
Uno dei grandi meriti attribuiti a Zenga, anche dai suoi detrattori, è quello di aver lanciato diversi giovani in prima squadra: «Vanno gestiti, noi quest’anno alla Samp ne abbiamo diversi: Pedro Pereira, Bonazzoli, oggi all’esordio, Ivan e Correa. Ragazzi di talento, ma che, per ovvi motivi, vivono alti e bassi. Di sicuro un giovane bravo gioca, però in alcune situazioni l’inesperienza si paga».
La Domenica Sportiva è una trasmissione molto “social”, che dà spazio alle domande provenienti dagli utenti di Twitter e Facebook. Proprio con i social network Zenga ha avuto alcuni problemi, all’indomani della sventurata partita di Torino con il Vojvodina: «Si deve intervenire sui ragazzi, spiegare loro l’importanza di saper dire le cose sui social senza insultare. Mi è capitato di ricevere insulti da ragazzi molto giovani senza che rispettassero il lavoro e la professionalità che una persona impegna sul campo tutti i giorni. Questo non è accettabile».
Infine, ancora qualche battuta Zenga l’ha riservata al rapporto che si instaura fra allenatore e calciatori, ricordando i tempi dell’Inter con Trapattoni in panchina: «Il dialogo è fondamentale. Trap veniva sempre a chiederci come andava, si informava sulle nostre situazioni personali, mentre ra non succede più, o quantomeno accade raramente, ma a mio avviso è un aspetto importante. Non dico che allora fosse meglio, ma è sicuramente diverso».