2014

Zauri: «Samp, che esperienza. Mihajlovic mister già da giocatore»

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Lui era uno di quegli esperti, quelli che guidava il gruppo in maniera silenziosa. Luciano Zauri è sempre stato così: uno dei tanti ex di questa Lazio-Samp, oggi il laterale difensivo ha parlato di quella sfida che accomuna due parti diverse della sua carriera. A partire dalla Lazio, dove è stato capitano e ha militato per molti anni. Ci si chiede se la contestazione a Lotito metterà in difficoltà la squadra: «Vista l’ultima gara giocata contro il Parma in quelle condizioni, la Lazio è in grado di poter far bottino pieno anche perché tra le loro fila militano giocatori, come per esempio Candreva o Klose, che possono risolvere la gara da un momento all’altro. Comunque giocare senza pubblico non sarà facile per nessuno, visto che lo stadio è fatto apposta per portare gente. Sarà un’atmosfera surreale».

MIHA GIOCATORE E MISTER – Alla Samp, invece, mancherà Mihajlovic, squalificato: «Ma ha avuto tutto il tempo per preparare al meglio la partita, spiegando ai ragazzi quello che vuole – racconta Zauri a “Il Secolo XIX” – Quando si gioca difficilmente si sente il mister, che però diventa utile durante la pausa o l’intervallo. Comunque, come tutti, saprà come fare per collegarsi con la panchina e dare i suoi suggerimenti». E pensare che Zauri giocò nel 2003-04 insieme a Mihajlovic: «In campo aveva parecchio carisma e si diceva già che sarebbe stato un possibile buon mister. Poi però come in tutte le cose solo il tempo può dare le risposte e queste hanno detto che Mihajlovic si sta dimostrando un tecnico capace. Che può ambire a piazze ancora più importanti».

RISULTATI GARANTITI – Chissà se Zauri avrebbe immaginato che il tecnico serbo avrebbe fatto così bene in poco tempo: «E’ arrivato in una situazione di classifica difficile, ma è stato bravo a risollevare la squadra e l’ambiente – ribadisce il terzino, oggi 36enne – Ai tifosi blucerchiati basta poco per fargli accendere la miccia e così, grazie a questo mix di entusiasmo e bravura, ha tirato fuori dalle secche la Samp. Mi permetto però di sottolineare che Rossi è un ottimo allenatore: le annate storte capitano a tutti nel calcio». Un Mihajlovic offensivo, seppur abbia giocato come difensore: «In realtà nasceva come centrocampista e pure quando giocava dietro si percepivano le ottima qualità offensive che possedeva. E’ stato bravo a trovare il gioco adatto ai giocatori per farli rendere al massimo».

I RICORDI DI GENOVA – Zauri è rimasto a Genova due stagioni. La prima fu fantastica, con tanto di quarto posto: «Irripetibile. Giornata dopo giornata abbiamo cominciato a crederci e alla fine a Marassi abbiamo sconfitto praticamente tutte le più forti. Siamo riusciti a regalare un sogno allo stupendo pubblico doriano». La seconda andò molto peggio: «Resta un grosso rammarico, perché a gennaio avevamo ancora una classifica importante. Poi è successo quel che è successo e siamo retrocessi». Un’esperienza da ricordare quella di Genova: «Ho trovato una società e dei compagni davvero eccezionali. Come i tifosi». Oggi invece Zauri è a Pescara con Cosmi: «Ci ha dato una spinta per tornare alle posizioni di vertice, obiettivo dichiarato della nostra stagione».

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