2014

Zaino: «Sagramola esautorato. Lo stadio di proprietà? Necessario»

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Dagli studi di Telenord, risuona forte la voce di Stefano Zaino, giornalista de “La Repubblica” che si occupa sopratutto delle vicende blucerchiate. Ospite nel programma di Maurizio Michieli, “Forever Samp”, Zaino ha parlato subito del progetto di uno stadio blucerchiato: «Il progetto al momento è un po’ in stand-by. Bisogna che una volta per tutte si capisca che lo stadio è necessario per la Sampdoria e farebbe alla città di Genoava. Lo stadio di proprietà ormai è inevitabile, qui ci sono paletti ovunque ed è inspiegabile. Il Fulham è ultimo in Premier e probabilmente retrocederà, ma avendo uno stadio di proprietà avrà un patrimonio da cui ripartire. In Italia, se una società retrocede in B subisce un tracollo economico».

Insomma, non c’è possibilità rinvio per questa manovra, così come la società blucerchiata ne avrebbe bisogno di altre: «Oltre allo stadio, sono necessari anche campi di allenamento di proprietà. Occorre una solidità patrimoniale che non sia effimera. Una retrocessione in B, se non si ha una famiglia come quella Garrone alle spalle e se non si risale subito dal secondo anno, diventa un martirio».

Una battuta anche sull’arrivo di Remondini in società e la cacciata di Sagramola: «C’è stato uno strappo in autunno, a causa delle conseguenze del mercato estivo. C’è stato un errore di valutazione sugi giocatori acquistati e sulla valutazione dell’organico. Remondini è diventato il trait d’union tra proprietà e allenatore, mentre la decisione di prendere Mihajlovic è stata sopratutto del presidente. I margini di manovra di Sagramola, con il possibile arrivo di Braida, si sono completamente azzerati».

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