2014
Yelena Boskov: «Delusa da molti ex della Samp, grazie agli UTC»
Nonostante la sconfitta, ieri a Genova è stata sostanzialmente una giornata di festa. Yelena Boskov, moglie del compianto Vujadin, è scesa in campo con sua figlia per raccogliere gli applausi del pubblico blucerchiato: «Non me l’aspettavo. È stata una bella sorpresa, mi riempie di piacere il fatto che la gente si ricordi con tanto amore di mio marito. Era sempre sorridente, anche quando perdeva, non portava mai i suoi dispiaceri a casa. Diceva sempre che la Sampdoria e il Vojvodina erano le sue squadre così come Novi Sad e Genova erano le sue città».
Ai microfoni di Telenord, la signora Boskov ricorda suo marito: «Era molto paziente, il suo pregio era che per giudicare qualcuno ci metteva molto tempo, voleva conoscerlo bene. Un difetto? Non voleva perdere, persino nella caccia, suo grande hobby: la praticava solo se poteva stare nella squadra migliore. Fino a due mesi prima della sua scomparsa era a casa, poi lo abbiamo trasferito in una clinica. Alla tv vedeva le partite e ogni tanto diceva se un giocatore era bravo o no. Fino alla sua morte ha guardato il calcio, è sempre stato il suo amore».
Yelena Boskov ha poi ringraziato i ragazzi degli Ultras Tito Cucchiaroni che hanno preso parte al funerale: «Non me l’aspettavo, è stato un bel gesto. Il loro striscione mi ha fatto piacere, ma ho anche provato tanta tristezza. Ho parlato con uno di loro, la loro presenza mi ha fatto più piacere di quella di tutti gli altri, hanno fatto 1200 km per essere presenti. Incredibile che loro, che non guadagnano tanti soldi e hanno perciò meno chance rispetto ad altri sono venuti. Mi è dispiaciuto non aver visto molti ex calciatori della Sampdoria al funerale, molte volte ho letto belle parole: Mancini aveva detto che li aveva resi uomini, Vialli mi ha chiamato dicendomi che non sarebbe potuto venire».