2014
Volpi: «Devo tanto alla famiglia Garrone. Ferrero…»
La Sampdoria da ieri ha un nuovo Presidente: Edoardo Garrone ha venduto la società blucerchiata a Massimo Ferrero, imprenditore nel campo cinematografico. Sono stati 12 anni intensi quelli vissuti dalla famiglia Garrone alla Presidenza, e i ricordi tornano a quell’11 gennaio 2001 quando il padre di Edoardo, Riccardo, completò l’acquisto del Doria e si preparò alla fantastica cavalcata che fu il campionato di Serie B 2002/03, culminato con l’immediata promozione in Serie A.
Di quella prima Sampdoria garroniana, il primo acquisto fu di spessore, perché il primo giocatore arrivato a Corte Lambruschini dopo il cambio di presidenza fu un certo Sergio Volpi, che di quella Sampdoria divenne Capitano per tante bellissime stagioni. Proprio l’ex capitano blucerchiato ha parlato dell’avvicendamento sociatario: «L’ho saputo da un amico che mi ha telefonato dicendomi ‘Sergio, Garrone ha venduto la Samp’. Ho pensato subito ad uno scherzo, stentavo a crederci».
La cessione del club è arrivata dal nulla, non c’era nessun indizio che portasse a un così repentino cambio di presidenza: «A cominciare da Riccardo questo è sempre stato lo stile Samp – racconta a Gianlucadimarzio.com – fare tutto con serietà e senza troppo rumore: sono sicuro però che quella di Edoardo sia stata una scelta ponderata, raggiunta dopo le giuste valutazioni e fatta per il bene della Sampdoria. Certo è che quella di oggi rappresenta una perdita importante per tutto il mondo del calcio. Io sono arrivato proprio l’anno in cui Riccardo rilevò il club e a Genova ho poi passato sei anni splendidi, devo molto alla famiglia Garrone, per questo non posso che ringraziarla per quello che ha fatto per me».
Un pensiero, infine, per il nuovo Presidente: «Non lo conosco, ma se Edoardo gli ha ceduto la sua Sampdoria vuol dire che è tranquillo di aver lasciato la Samp in buone mani, quindi sono fiducioso. Spero che chi è arrivato continui lo splendido percorso intrapreso dalla famiglia Garrone, ricco di soddisfazioni dentro e fuori dal campo».