2014
Vola falco, vola!
Lasciate che vi racconti una storia. Una storia che comincia una manciata di anni or sono, nella stagione 2007/2008. Un ragazzo di 17 anni raggiunge quello che probabilmente è il sogno di chiunque desideri giocare a calcio: arrivare nella prima squadra del proprio club del cuore. Quel ragazzo, un biondino genovese cresciuto nel quartiere di Oregina, si chiama Vincenzo Fiorillo.
Il portiere del futuro. L’erede di Buffon.
L’età, le premesse, il tempo: tutto è dalla sua. Ma se il protagonista del nostro racconto non dovesse incontrare qualche ostacolo, che storia sarebbe? E così comincia la carriera di quel portiere definito predestinato, caricato di pesanti e scomode eredità troppo presto.
Un po’ di superficialità, un po’ tanta, troppa sfortuna. E si parla subito di grande bluff: da portiere del futuro a pacco del presente, solita moda italiana. Ma qualcuno in lui continua a vedere qualche qualità: del resto una delle poche cose mai messe in dubbio erano proprio le sue doti fisiche. Davide Nicola decide di credere nel doriano; il ragazzo, ormai uomo, si trasforma in falco e lo ripaga. Il Livorno conquista la promozione con il suo portiere protagonista. Chissà se ora non si stanno pentendo di aver fatto altre scelte per la Serie A…
Il resto, è storia recente. Ieri sera Fiorillo ha sicuramente stupito tutti quanti, rivelandosi indiscutibilmente il migliore in campo contro la Roma. Perché non sfruttare questo ottimo stato di forma già lunedì, contro l’Udinese? Ci abbiamo creduto, lo abbiamo aspettato: forse ora il falco spiccherà definitivamente il volo.