2015

Viviano: «Vorrei rimanere qui, con Mihajlovic nessun segreto»

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Chi incrocerà il suo passato, magari con un po’ di dispiacere pensando a quello che avrebbe potuto essere se la sorte non fosse stata a lui avversa è Emiliano Viviano, il portierone blucerchiato reduce da una prestazione maiuscola contro la Roma. L’estremo difensore con la maglia numero 2 è stato forse il vero artefice del successo dell’Olimpico, senza nulla togliere ovviamente a chi ha pensato a fare gol.

Nell’intervista pubblicata sull’edizione odierna de La Gazzetta Sportiva, Emiliano Viviano si è soffermato sui complimenti ricevuti dal presidente Ferrero e sul rapporto con Sergio Romero: «Ferrero mi ha definito un tir? Ringrazio il presidente, era contento per la vittoria e per la prestazione. Romero? Fra noi il rapporto è ottimo, credetemi. Sergio è un ragazzo d’oro. È successo a lui di non giocare, ma pure al sottoscritto, e non ci siamo lamentati. Certo, allenarsi e non scendere in campo dispiace a tutti, ma la nostra competizione è stimolante e positiva».

Altro nodo importante, quello del riscatto del cartellino del giocatore. Viviano pare abbia finalmente trovato la piazza ideale e non ha mai fatto segreto di voler rimanere a giocare a Genova. Spesso la volontà dei giocatori è fondamentale nelle trattative, purtroppo però non è sempre così. «Di queste cose inizieremo a parlare più avanti. Io resto concentrato sulla Samp:vorrei rimanere qui non perché mi manchi la voglia di fare rientro a Palermo, ma per il fatto che la società ed io abbiamo fatto scelte diverse. Poi, lo sapete, non è noto ciò che accadrà, esistono le leggi del mercato». 

Difficile poi non soffermarsi sul rapporto tra il portiere e il mister doriano: «Ciò che mi accomuna al mister è che per entrambi non ci sono segreti. Questo aspetto del mio carattere, di essere sempre diretto, talvolta mi ha creato problemi, ma faccio fatica a non dire ciò che penso.Mihajlovic è un uomo aperto. E poi, ha il merito di tenere sempre molto alta l’asticella in gruppo. Io sono arrivato in una situazione di spogliatoio già consolidata, ma il mister prese la squadra penultima in classifica. Normale, da parte nostra, avere grande fiducia in lui. E poi stiamo bene insieme, ci divertiamo. Tutti, compresi quelli che trovano meno spazio, anche se sono fortissimi: penso a Bergessio o a Correa».

In chiusura, Emiliano Viviano ricorda il suo passato: quel passaggio all’Inter, l’infortunio e la cessione alla Fiorentina: «Ricordo quell’esperienza con grande affetto (ricambiato). A un certo punto la società fece scelte diverse. Io andai a Firenze, coronando il mio sogno, e l’Inter ebbe la possibilità di prendere Handanovic. Ai nerazzurri posso solo dire grazie, dopo l’infortunio mi garantirono le migliori cure. Ausilio, poi, è un uomo molto competente».

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