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La Vis Pesaro vola: «Con la Samp è tutto bellissimo». Ma quella multa…

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Vis Pesaro proiettata verso la Serie B, Amadori: «È tutto bellissimo, la Samp ci dà fiducia». Poi il richiamo per i tifosi: «I disordini e le bombe carta mettono a rischio tutto»

La collaborazione stretta in estate con la Sampdoria sta dando i suoi frutti per la Vis Pesaro, che da neopromossa in Serie C sta disputando un campionato ad alti livelli anche grazie all’aiuto dei numerosi giovani arrivati in prestito dalla società blucerchiata. Il club marchigiano è attualmente al quarto posto nella classifica del Girone B, a soli 3 punti dalla vetta. L’amministratore unico Guerrino Amadori, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato dell’ottimo momento ma ha voluto richiamare i tifosi, dopo i recenti disordini che sono costati 2500 euro di multa al club: «Non ho mai visto una squadra così in alto, con tanti tifosi, bambini e famiglie al seguito. È tutto bellissimo. Ma quanto è destinato a durare tutto questo? Il comunicato che ho letto mi ha deluso. 2500 euro di multa devo dire che sono stati dati giustamente. Queste azioni mettono in pericolo tutto quello che di buono stiamo facendo. Al nostro fianco abbiamo una società importante come la Sampdoria, che ci dà fiducia e sostegno. Se dobbiamo finire sui giornali nazionali per problemi di ordine pubblico come i disordini dopo la partita con la Ternana, i petardi esplosi qualche domenica fa e la bomba carta dello scorso weekend, noi non ci stiamo. Voglio sottolineare che stiamo costruendo una cosa più grande delle nostre possibilità. Lavoriamo per il futuro. Pensateci: quanto a lungo pensate che possa continuare questo accordo se finiamo sui giornali in questo modo?».

«Ho letto la disamina dei commissari di campo – ha proseguito Amadori – due pagine con allegate la bomba carta, insulti a un calciatore avversario che peraltro abita a Pesaro (l’ex biancorosso Paolo Ginestra) e alle Forze dell’Ordine, il taglio della rete dello stadio all’una di notte, le luci sempre accese, quarantacinque steward in tutte le aree. Ma stiamo scherzando? Per uno, due, cinque cretini rischiamo di giocare in Promozione o Prima Categoria. Invito queste persone a fare a farsi un esame di coscienza. Se per qualcuno dobbiamo mettere tutto in discussione, allora mettiamolo. Noi però vogliamo che le squadre vengano corteggiate da noi, coi tifosi che inneggiano ai nostri colori. Ci tengo a sottolineare che siamo una società in regola coi pagamenti: vogliamo diventare un’azienda a tutti gli effetti. Dobbiamo isolare questi casi. Cerchiamo di individuare queste persone e convincerle a proporre un tifo alternativo. La gioia della vittoria diventa carta straccia di fronte a queste situazioni».


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