2014
Vierchowod: «Bello stare a Budapest. Mihajlovic? Già dimostrato il suo valore»
Lo Zar è andato in Ungheria per tornare protagonista. Qualche nesso c’è, ma intanto Pietro Vierchowod ha deciso di ricominciare dall’Honved. L’ex difensore è ormai il nuovo allenatore della squadra di Budapest, anche perché l’impazienza era tanta: «Mi ero stufato di guardare gli altri allenare (ride, ndr). E’ un’esperienza che mi stimola, l’affronto con grande entusiasmo». Un’idea nata all’improvviso: «Due settimane fa mi ha chiamato il d.g. Fabio Cordella chiedendomi se mi andava di vederci a Budapest per fare due chiacchere. Quando mi ha fatto la sua proposta, ho impiegato poche ore per dire sì. Questo è un calcio che sta crescendo e la società è gloriosa e con un progetto interessante. Mi son detto: perché no?».
BUDAPEST ITALIANA – Del resto Budapest la conosceva già: «Ho giocato grandi partite con la Samp e anche con la nazionale. Parliamo di vent’anni fa, ma è sempre una delle capitali più belle d’Europa». Con lo spogliatoio c’è già stato il primo impatto: «Direi che le sensazioni sono ottime. Il gruppo è giovane ed è divertente perché parla tantissime lingue: italiano, francese, ungherese, slavo… non sarà facile capirsi, per fortuna in campo il linguaggio del calcio è uno solo». E lo Zar potrebbe imporre l’italiano: «Io e il mio staff siamo italiani, il d.g. Cordella è italiano, diversi giocatori sono italiani. Diciamo che se parlo italiano molti mi capiscono già (ride, ndr)».
IL MANCIO – Roberto Mancini si è fatto già sentire con l’ex compagno di squadra: «Mi ha fatto gli auguri per quest’esperienza – spiega Vierchowod ai microfoni de “Il Secolo XIX” -. Speriamo che venga in tribuna appena inizia il campionato, il 26 luglio, così ci porterà un po’ della sua visibilità europea». Quanto al Mancio, la panchina della nazionale è una possibilità seria per lui: «Per me sarebbe un grande C.T., c’è da capire se preferisce lavorare con un gruppo che vedi sei-sette volte all’anno come con le nazionali o tutti i giorni come in un club. Le doti di sicuro ce l’ha, sarebbe un grande selezionatore».
SAMP E MONDIALI – Intanto la Samp ha cambiato proprietà: «Sì, è successo tutto in un giorno. Tra l’altro io avevo appena fatto un’intervista con un vostro collega e non c’era nessuna avvisaglia. Son curioso di vedere cosa farà Ferrero, si vede che Garrone era stanco». Ci si chiede come Vierchowod farà giocare l’Honved: «Abbiamo provato vari moduli, prima devo capire le caratteristiche del gruppo, poi deciderò il modulo». Sul flop della nazionale ai Mondiali: «Ho notato che nelle ultime dieci partite dell’Italia siamo stati sempre indietro dal punto di vista fisico. Io ci vedo un difetto di condizione fisica». Un’ultima parola su Mihajlovic: «Ha già dimostrato il suo valore la scorsa stagione. Se la società gli fornirà glii uomini che lui vuole per rinforzare la rosa, farà un ottimo campionato».