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Vierchowod: «Alla Sampdoria serve qualità: ecco dove intervenire»
Pietro Vierchowod a tutto tondo. Sempre attivo quando si tratta di iniziative benefiche insieme ai compagni di una volta, l’ex Zar doriano è tra i partecipanti al primo Memorial Boskov, iniziativa lanciata da Marco Lanna, in memoria di quell’uomo, quello “zio”, Vujadin Boskov che ha guidato il Doria alla conquista del leggendario Scudetto. Un torneo di Footgolf, al Circolo Golf e Tennis di Rapallo: “l’Azimut Global Advisory Foot Golf Challenge. E l’ex difensore della Sampdoria, intercettato dalla stampa presente all’evento, ha fatto il punto della situazione tra la Sampdoria dell’anno scorso, la squadra che verrà e pure sulla Nazionale impegnata questa sera contro il Belgio.
«È sempre bello ritrovare i vecchi compagni o i vecchi avversari, poi per una cosa di beneficenza è il meglio che si possa fare.
Giusto tenere Montella? Dipende da lui! La squadra deve essere ritoccata e rifatta, la Sampdoria dell’anno scorso non mi è piaciuta, per fare un buon campionato bisogna prendere buoni giocatori in tutti i reparti, perciò se vuoi competere con delle squadre più avanti devi fare questo. Il problema della Sampdoria è stato la mancanza di qualità: se l’allenatore non ha metriale sottomano… Faccio un esempio: Mourinho è stato mandato via perché il Chelsea era una squadra abbastanza modesta; la Sampdoria dell’anno scorso era una squadra modesta. Il suo posto era quello: o si prendono giocatori importanti o rischia di ripetersi un campionato così. Sarebbe importante un regista e sistemare la difesa.
Aspettiamo a vedere l’Italia stasera, dopo stasera potremo trarre un percorso e farci un’idea: alla fine della partita capiremo se la squadra potrà andare avanti o meno. Al momento la rosa è il meglio che c’è, dipenderà molto dal risultato di stasera.
La permanenza di Cassano? Dipenderà dalla Sampdoria, dai programmi, io non sono nella testa del presidente, se fossi nella sua testa farei in modo diverso (ride). Io so di cosa avrebbe bisogno la Sampdoria ma c’è un direttore sportivo, Osti, che è giusto faccia il suo lavoro. Non mi sono mai preparato per il footgolf, non so neanche come si svolga però per fare una cosa benefica va bene fare queste cose».
Dal nostro inviato Luca Uccello @LucaUcce