2014
Vialli, il “figlioccio” di Boskov: «Una persona per bene, è immortale»
Yelena Boskov ha sempre detto come Gianluca Vialli rappresentasse per Vujadin Boskov il figlio maschio che non aveva mai avuto. Proprio Vialli era uno dei più commossi nella messa svoltasi ieri a Genova, che ha dato un ultimo saluto al mister della Sampd’oro: «E’ stata una persona per bene, gli ho voluto molto bene. E’ stata una fortuna averlo incontrato e aver potuto lavorare con lui: mi ha fatto crescere sia a livello professionale che umano. E’ stato un grande allenatore, al di là delle battute di cui la gente si ricordava. Era più avanti degli altri: aveva capito che noi, per crescere, avevamo bisogno di autostima e fiducia. Fummo una delle prime squadre a fare tornei internazionali ad agosto. I successi della Samp sono merito suo e di Paolo Mantovani. Boskov è diventato immortale».
C’è anche chi dice che quella Samp avrebbe persino potuto vincere di più di quanto ha fatto: «Beh, non lo so. Qualcosa abbiamo fatto, forse c’era la possibilità di fare anche meglio. Siamo soddisfatti e anche lui era soddisfatto di quello che abbiamo fatto». Inoltre, Boskov ha fatto bene non solo al Doria, ma forse all’intero movimento calcistico nostrano: «Ha fatto crescere velocemente una realtà come la Samp, questo ha fatto bene al calcio italiano – ha dichiarato Vialli ai microfoni di Telenord – Ricordo quando ero alla Cremonese ed eravamo in ritiro: correvamo tanto e si diceva che erano le teorie di Boskov. Il mister aveva allenato il Real Madrid, era una figura già leggendaria».