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Venezia, Zanetti: «Credo nella salvezza. Sampdoria? La squadra era carica»

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Zanetti, tecnico del Venezia, fa il punto sulla lotta salvezza in Serie A: le parole in vista della partita contro lo Spezia

Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, ha fatto il punto a La Gazzetta dello Sport sulla salvezza del Venezia dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Le sue parole.

MOMENTO«Abbiamo perso un po’ di autostima, per vari motivi. Dopo la gara persa col Verona in vantaggio per 3-0, è successo qualcosa nella testa dei giocatori. Poi abbiamo incontrato le prime della classe in otto partite. Non fare risultati ci ha fatto perdere sicurezza nella sta e un po’ nella nostra filosofia. Questa crisi è sfociata in una marea di errori individuali che spesso hanno compromesso gli andamenti delle partite, avendo anche poca forza per ribaltare le situazioni. È subentrata la paura, a volte abbiamo recuperato, parlo del pari con la Juventus e il successo contro il Torino. Ma per il resto abbiamo pagato. Ora, prima di tutto dobbiamo lottare contro i nostri fantasmi perché nella prima parte di stagione abbiamo dimostrato che valiamo la categoria. Siamo sempre stati inseguiti, ora siamo inseguitori. Dobbiamo ricreare l’entusiasmo anche nella nostra gente e per riuscirci servono prestazioni importanti».

SALVEZZA«Ci credo sempre. Per carattere non sono uno che molla e sarò l’ultimo ad abbandonare questa nave. Ma son sicuro che scenderò da questa nave con la bandiera in mano come l’anno scorso quando pochi pensavamo che saremmo arrivati in A. Ci credo e credo nei miei giocatori. È chiaro che dobbiamo ritirare fuori tutte le nostre risorse. Vedo squadre che sono nella nostra condizione e ci credono. Abbiamo il dovere di crederci anche noi: non è una frase fatta, abbiamo le qualità per farlo. All’andata abbiamo fatto un lavoro straordinario e possiamo continuare a coltivare il sogno della A che abbiamo conquistato».

CONTRO LA SAMPDORIA«Abbiamo un problema di paura nel momento in cui entriamo in campo. La settimana della Sampdoria avevo visto la squadra carica, avevamo lavorato molto bene. Ma quando iniziano le gare ecco la paura che ti fa sbagliare. la dobbiamo cancellare. Abbiamo le capacità di arrivare un punto sopra la terzultima, mettendo in campo però il 110%, se no diventiamo fragili e possiamo subire da tutti».

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