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Van Damme: «Colley pilastro della difesa, è pronto per la Serie A»
Esclusiva SampNews24 – Il giornalista belga Hermès Van Damme su Colley: «Senza di lui la difesa del Genk si sentiva persa. In Serie A può fare bene, sarà un valore aggiunto per la Sampdoria»
Manca solo il comunicato ufficiale, per far sì che Omar Colley si possa considerare a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Sampdoria. Nell’attesa di vederlo in posa per la prima volta con la maglia blucerchiata, la nostra redazione ha contattato in esclusiva il giornalista belga Hermès Van Damme di Walfoot.be per ottenere qualche informazione in più sul difensore ormai ex Genk: «Ha confermato la buona stagione 2016/17. E’ stato il vero pilastro della difesa – rivela Van Damme – ha saltato solamente tre partite quest’anno e nei playoff, quando non è potuto scendere in campo, la squadra ha perso 5-0. La peggior sconfitta stagionale, arrivata contro lo Standard Liegi. La difesa si è sentita completamente persa senza di lui». Dopo due anni ad alti livelli, i tifosi del Genk non saranno contenti del suo addio: «Non conosco esattamente l’umore dei tifosi al momento, ma devono essere preoccupati perché, come ho già detto, hanno perso una pedina molto importante e il perno della difesa».
Adesso la Pro League è solo un ricordo. Con un’estate davanti a disposizione, il centrale gambiano dovrà entrare negli schemi di Marco Giampaolo e farsi trovare pronto per il suo debutto nel calcio italiano: «Penso che sia pronto per la Serie A, nel nostro campionato si è adattato molto velocemente. L’anno scorso, alla sua prima stagione in Belgio, è riuscito a racimolare 52 presenze (11 in Europa League), mentre quest’anno 43. Penso che possa essere un valore aggiunto per la Sampdoria. Se ce l’ha fatta Nuytinck all’Udinese, che è arrivato dall’Anderlecht la scorsa estate e ha meno qualità di Colley, può farcela anche lui».
Van Damme passa poi a descrivere le sue caratteristiche: «È un difensore molto potente, ha doti fisiche importanti e non esita mai quando c’è da duellare con l’attaccante. È abile anche nel gioco aereo, è bravo in quel tipo di contrasti, anche se non segna moltissimi gol. Nel servire i compagni non è un asso – ammette – ma ho visto di peggio». Infine, una battuta sulla possibilità di vederlo ricoprire altri ruoli della retroguardia: «Ha giocato principalmente come difensore centrale nella difesa a quattro. Non credo che sia in grado di giocare sugli esterni, che sia a destra o a sinistra. Non ha abbastanza qualità tecniche per poter ricoprire il ruolo di terzino, a parer mio, e neanche il passo necessario», ha concluso.