Dall'Ungheria per la Sampdoria: l'incredibile storia di Tamas Karpaty
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Dall’Ungheria per la Sampdoria: l’incredibile storia di Tamas

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Tamas Karpaty tifa Sampdoria dai tempi del liceo e vive ogni partita come una festa: la sua storia appassiona ogni tifoso blucerchiato

«Mi chiamo Tamas Karpaty e sono venuto dagli Stati Uniti solo per vedere la Sampdoria. Sono sampdoriano da trent’anni e ogni cinque anni vengo a Genova dall’Ungheria». La storia incredibile di un tifoso d’eccezione, che ha coltivato la passione per i colori blucerchiati, comincia da lontano: «Il mio amore nasce dai tempi del liceo, da noi il calcio italiano era molto popolare e i miei compagni di classe tifavano le solite Inter, Milan e Juventus. Io volevo tifare una squadra diversa, con il totocalcio ho scoperto la Sampdoria e mi sono detto “se vince, continuerò a tifarla”. Successivamente ho costruito un sito non ufficiale sulla società, ho fondato un club “CyberSamp” con persone da Ungheria, Inghilterra e Stati Uniti. Sono venuto per la prima volta al “Ferraris” nel 1995, si giocava contro il Cagliari, da Budapest passando per Venezia impiegandoci un giorno intero. I rossoblù non vincevano da cinque partite, erano allenati da Trapattoni e avevano vinto. Per me è stata comunque una enorme emozione vedere Mancini e gli altri».

«Sono tornato con Udinese e Roma e sono arrivate altre due sconfitte – continua Karpaty ai microfoni di Samp TV, ma in Serie B ho potuto assistere ai festeggiamenti per la promozione contro il Messina. E la retrocessione del Genoa è stata meravigliosa, così come l’autogol straordinario di un derby a cui ho avuto la fortuna di assistere: ricordo ancora i gol di Poli e Icardi. Nella mia famiglia la Sampdoria è importante malgrado non possediamo origini italiane, grazie alla passione per la lingua italiana mi ha portato ad avvicinarmi a questo Paese». Dal passato al presente, sognando ancora un’EuroSamp: «Questa squadra mi piace molto, ha un’identità ed è ben messa in campo in ogni reparto. Torreira mi piace molto, da vent’anni non avevamo un giocatore, ma anche in attacco abbiamo più qualità degli anni precedenti. Mi auguro che la Sampdoria possa arrivare in Europa, Ferrero e Giampaolo stanno facendo un ottimo lavoro e li ringrazio per questo».

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