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Ungheria, Rossi: «Voglio il Mondiale, non mi interessa tornare in Italia»

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Il c.t. dell’Ungheria Marco Rossi ha parlato dell’incredibile cammino della sua Nazionale a Euro 2020

Marco Rossi, commissario tecnico dell’Ungheria che ha fermato Francia Germania, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato del cammino della sua Nazionale a Euro 2020.

SCENA PIU BELLA – «Noi che usciamo in pullman dopo la prima partita e la gente che ci applaudo dopo uno 0-3». 

INIZI UNGHERESI – «La squadra prima di me ha perso con Andorra, Kazakistan e Lussemburgo, era soggezione. Ricordo una gara del ’19 contro la Croazia. L’abbiamo persa nello spogliatoio per paura. Kadar s’è fatto rubare una palla incredibile da Modric. Non l’ho più convocato, ora è in Cina». 

NOTORIETA’ – «So che è la notorietà dei fuochi di Ferragosto: durerà niente ma va benissimo così. Non mi frega nulla della rivalsa e non mi interessa tornare in Italia. Sono contento se ho lasciato un’impronta nel calcio ungherese». 

CRISTIANO RONALDO – «Ronaldo è un grandissimo campione ma a volte può essere indisponente. Dopo il rigore con noi ha esultato come se avesse segnato in finale. Le gente queste cose le nota». 

STADIO ARCOBALENO – «Io mi preoccupo di fare il mio mestiere, preferisco non entrare troppo nella diatriba perché qualsiasi opinione è strumentalizzabile. Ciascuno di noi ha una coscienza e io posso andare in giro a testa alta. Poi mi preme dire che, per la mia esperienza decennale, qui c’è tolleranza assoluta: anche io sono uno straniero. E non ho mai visto episodi di discriminazione verso omosessuali». 

OBIETTIVO MONDIALI – «Mi piacerebbe tornare in un club, però ho firmato con l’Ungheria fino a dicembre 2025. Vorrei qualificarmi ai Mondiali del 2022». 

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