News
Una Sampdoria in difficoltà: cosa servirà alla squadra per competere a metà classifica nella prossima stagione?
Gli anni dei grandi successi a cavallo tra metà degli anni Ottanta e la prima parte degli anni Novanta, per i tifosi della Sampdoria restano ormai soltanto un ricordo.
Un decennio magico, che ha scritto la storia del calcio italiano e che per la prima volta portò i Blucerchiati a scrollarsi di dosso quel senso di inferiorità nei confronti dei rivali cittadini del Genoa, nobile del pallone che seppur decaduta in bacheca poteva vantare 9 Scudetti e 1 Coppa Italia. In quegli anni in panchina si succedettero Eugenio Bersellini, Vujadin Boškov e Sven-Göran Eriksson, in campo una breve lista dei campioni rischierebbe di dimenticare tante stelle del campionato di Serie A, ma è impossibile non ricordare Roberto Mancini, Gianluca Vialli, Gianluca Pagliuca o Attilio Lombardo. Vere e proprie bandiere della Sampdoria che in quegli anni conquistò 1 Scudetto nel 1991, 4 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana e 1 Coppa delle Coppe. Senza dimenticare il sogno della Coppa Campioni sfiorato nella finale persa contro il Barcellona.
La Sampdoria oggi: tra delusioni e retrocessioni si vive solo di ricordi
La storia della Sampdoria oggi vive un’altra realtà, fatta soprattutto di alti e bassi che l’hanno portata anche ad assaggiare la Serie B: per tre anni agli inizi degli anni Duemila e per una stagione nel 2011/2012. Quest’anno la Sampdoria sta lottando per rimanere in Serie A, in un finale di stagione che vedrà i liguri impegnati fino all’ultima giornata. I bookmakers osservano molto da vicino la situazione, lo dimostrano le quote calcio per le prossime giornate che possono dare molte indicazioni utili su chi sono i favoriti per le prossime settimane. La storia del campionato è ancora tutta da scrivere, con una lotta apertissima in coda alla classifica, così come nelle parti alte della graduatoria. Per la Sampdoria raggiungere la salvezza è fondamentale, dovrà essere capace di mettere in campo tutto quello che ha ancora a disposizione: resterà in Serie A chi riuscirà a trovare le ultime energie e a tenere alta la concentrazione fino alla fine del campionato.
La Sampdoria che verrà: cosa serve ai Blucerchiati per tornare su buoni livelli?
La prima necessità per la Sampdoria del futuro che non voglia ritrovarsi nuovamente a lottare nei bassifondi della classifica, è quella di trovare una stabilità societaria. Gli eventi che qualche mese fa hanno portato a un vero e proprio terremoto, devono essere superati per poter iniziare a disegnare un progetto di crescita.
Il nuovo allenatore: fino a che punto conta l’esperienza?
Messi in sesto i piani societari, il primo passo da compiere per costruire la nuova Sampdoria deve essere quello della scelta della guida tecnica. Di allenatori capaci in giro ce ne sono, i nomi di Dionisi, Italiano, Juric e Tudor dimostrano che non c’è bisogno di centinaia di panchine sulle spalle se ci sono delle buone intuizioni. Sarà fondamentale però, non avere fretta. Un ciclo si costruisce un passo alla volta e in questo senso la bassa competitività che sti sta registrando in questi ultimi anni nel campionato italiano di Serie A gioca in favore di chi ha le idee chiare e intenzioni serie.
Senza scartare poi l’ipotesi di una figura con più esperienza: proprio sulla panchina della Sampdoria, gente come Claudio Ranieri ha dimostrato ampiamente il proprio valore.
La squadra: servono investimenti in tutti i reparti
Già, la squadra. La Sampdoria forse non è da rifondare completamente, ma è evidente come ci siano notevoli le lacune tecniche soprattutto in alcune zone del campo. La difesa è da potenziare, a centrocampo manca l’uomo che possa illuminare il gioco blucerchiato. In attacco poi, le punte centrali sono tutte abbondantemente sopra i 30 anni di età. Tutto da rifare dunque? In buona parte sì, ma c’è un punto di forza da cui ripartire e che non ha mai fatto mancare il suo apporto: i tifosi della Sampdoria. Sempre presenti, hanno continuato a stare vicino alla squadra, proprio come nel periodo d’oro a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Sperando, un giorno, di poter rivivere quel sogno.