Un nome per il futuro: Rey Manaj - Samp News 24
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2013

Un nome per il futuro: Rey Manaj

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La Sampdoria è una squadra che negli ultimi anni con i giovani ha dimostrato di saperci fare, investendo parecchio nei vari settori giovanili e scovando diversi talenti che si stanno affermando nel calcio nostrano, come Andrea Poli e Mauro Icardi, protagonisti della scorsa stagione blucerchiata e ora autori rispettivamente di 3 e 2 gol in Serie A con le maglie di Milan ed Inter.

Con i giovani la Samp però, sembra non aver perso lo smalto visto che negli Allievi Nazionali c’è un certo Rey Manaj, classe 1997 della quale è memorabile una coppia di episodi, che vi riportiamo dal Secolo XIX: durante la classica partita del giovedì fra la Sampdoria e gli Allievi Nazionali, la Sampdoria segna agli Allievi, e al calcio d’inizio proprio Manaj scorge Da Costa fuori dai pali e prova a sorprenderlo da metà campo. La palla esce e Ciccio Pedone lo sgrida calorosamente: «Se lo rifai un’altra volta ti sostituisco subito!» – gli grida il mister degli Allievi. Poche settimane dopo gli Allievi si ritrovano in campo contro il Siena, la partita scorre agevolmente sul 4-0 per i blucerchiati ma il Siena segna il gol del 4-1. Ancora una volta Manaj ripropone il colpo da metà campo ma questa volta il pallone va in gol e Manaj fa a Pedone: «Mister, così va bene?»

Questo è solo l’inizio per Rey Manaj, arrivato in estate alla Sampdoria dopo una lunga lotta sul mercato, che per strapparlo dalla Cremonese ha dovuto duellare contro tante pretendenti, riuscendo ad avere la meglio. Di lui Ciccio Pedone racconta: «Quest’estate appena arrivato mi ha detto: “Mister, non ho sbagliato un rigore degli ultimi 20” e gli ho detto di stare attento a non dire queste cose che nello sport queste cose non dicono. Ecco, con noi nelle prime quattro giornate ne ha sbagliati due. Rey ha sicuramente grandi potenzialità, sia dal punto di vista atletico che puramente tecnico. È arrivato da poco, certe cose non le aveva mai fatte e deve ancora abituarsi, sta facendo un po’ fatica. Parlo soprattutto di atteggiamento, siamo molto attenti ai comportamenti anche fuori dal campo».

Croce e delizia, di come se ne sono visti parecchi nel calcio. Proprio a riguardo, Manaj è stato mandato a casa un paio di giorni per punizione dopo un atteggiamento ritenuto inopportuno in allenamento, ma Manaj è contento di essere alla Samp: «Mi trovo benissimo in questa squadra, è fantastica: mi sono ambientato subito e voglio ringraziare tutti, dal direttore Invernizzi a mister Pedone e tutti i miei compagni. Sono di un anno più grande rispetto a tanti di loro e anche degli avversari, sto cercando ad abituarmi ai ritmi di gioco».

Parlavamo di futuro, e Manaj ha già le idee chiare: «Voglio vincere il possibile, e sto aspettando il 3 novembre, quando ci sarà il Derby: è l’unica partita di cui so la data». Intanto gli Allievi sono secondi in classifica dietro il Parma, e Manaj ha già realizzato 3 reti in 4 partite: «Dopo la sconfitta all’esordio contro l’Empoli abbiamo ottenuto 3 vittorie, di cui 2 esterne. La nostra filosofia però è quella di far crescere le individualità, i risultati arrivano dopo, ma se arrivano fa certamente piacere. La prossima partita sarà alle 15 contro il Torino, proprio come la prima squadra: Questo è un buon gruppo, ci sono due leve diverse e ne dobbiamo tenere conto, ma cercheremo di dare continuità ai risultati di questo avvio di campionato».

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