2013

Un anno fa il trionfo nel Gamper: quella magia ci manca

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Daniele Gastaldello solleva un trofeo al centro del Camp Nou davanti a 55 mila spettatori. Sembra il delirio di un folle che parla da profeta, ma è in realtà proprio quanto accadde esattamente un anno fa. Quel trofeo non era la Champions League e, di fronte, come qualche invidioso ha fatto notare con non poca enfasi, non c’erano Messi, Xavi e Iniesta, ma il Barcellona dei pequenos e di un convalscente David Villa. Poco importa, la Samp vinse lo stesso e portò a casa il Trofeo Gamper, godendosi un’insufficiente ma comunque lieta vendetta sui ben noti fatti concernenti la disgraziata finale di Coppa dei Campioni del 1992. Per trionfare, alla Sampdoria che fu di Ferrara, bastò il colpo di testa in tuffo di Soriano che fulminò i blaugrana pochi secondi dopo il fischio di inizio. 

Chi assistè a quella partita la ricorda come un evento unico, un’emozione incredibile che si augurano di rivivere il prima possibile. Una delle tante trasferte di qualità a cui il pubblico blucerchiato è stato abituato nell’arco della gloriosa storia della Sampdoria. La domanda che impegna il tifo blucerchiato è: vivremo altre trasferte e storie del genere? E se sì, quando? I tempi non sono maturi ma il cuore e il ricordo di mille traguardi raggiunti ci suggeriscono che la situazione presto cambierà: torneremo a guardarla viaggiare spesso per l’Europa. 

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