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Gli Ultras ironizzano: «Prima il Bruco, ora la Tessera»

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Genova cambia, addio al “Bruco”: gli Ultras sperano nella stessa sorte per la tessera del tifoso

Prosegue la battaglia della tifoseria organizzata blucerchiata contro la Tessera del Tifoso, un provvedimento entrato in atto anni fa e che a molti, moltissimi non è piaciuto. Striscioni, cori, se ne sono viste davvero tante in questi anni, ma questa volta l’arma usata dagli Ultras è diversa.
ULTRAS TITO: IL BRUCO E LA TESSERA – Con un comunicato apparso sul sito ufficiale degli Ultras Tito Cucchiaroni e che vi riportiamo qui sotto, ecco un’altra stilettata alle istituzioni e un paragone con il “Bruco” di Genova, recentemente smantellato dopo 20 anni: Il “Bruco” è stato smantellato. È ufficiale. Per chi non è di Genova, vi spieghiamo in poche parole di cosa si tratta: negli anni ’90 l’architetto Bruno Gambacciani contribuì alla costruzione di quello che doveva essere un sovrappasso in zona Genova Brignole. L’idea era di creare una struttura bella, futuristica, utile. Scale mobili, attività commerciali annesse, e tanti altri vantaggi sarebbero dovuti derivare. Ovviamente (e come sempre) l’investimento era stato ingente, ma d’altronde le aspettative parevano essere veramente elevate. Come spesso accade però, le cose non andarono esattamente come sperato. Complice burocrazia e malagestione, Il povero “Bruco” finì con l’essere sostanzialmente abbandonato a se stesso. Per decenni è rimasto lì, invecchiando tra siringhe, escrementi, sporcizia, e degrado. Uno scempio. A più riprese ci sono stati personaggi che hanno alzato la voce proponendo il suo definitivo smantellamento ma senza successo. Tutti d’accordo ovviamente, ma la solita inerzia e rimbalzi di responsabilità hanno di fatto prolungato l’agonia del Bruco. Una storia che, sentendola, ci ricorda in qualche maniera la Tessera del Tifoso. La Tessera doveva essere il rimedio universale a tutti i problemi del calcio italiano. Avrebbe dovuto portare mille vantaggi a detta dei suoi fautori e promotori. Come il Bruco però, anche la tessera ha ben presto mostrato problemi di programmazione e pianificazione (a fronte, anche in questo caso, di notevoli investimenti). I tifosi, negli stadi (ma non solo) invece di aumentare, sono diminuiti a dismisura. La gente (compresi coloro che l’avevano voluta e creata) ha iniziato a giudicare la tessera esattamente come i genovesi il Bruco: “sei totalmente inutile”. A Genova ci sono voluti oltre 20 anni per dire addio al Bruco. Si, finalmente qualcuno dalle parole è passati ai fatti, incredibile ma vero, per la serie “la speranza è l’ultima a morire”. La Tessera invece è lì, bistrattata, ciclicamente criticata, invecchia giorno dopo giorno, consapevole di essere un fallimento, recando disagio a chi vorrebbe seguire la propria squadra in trasferta liberamente.  Noi crediamo che, se sono riusciti a togliere il Bruco, forse si potrebbe anche tentare di togliere la Tessera (sempre di cose inutili stiamo parlando). Volere è potere, e questa volta saremo veramente tutti a guadagnarci, calcio italiano in primis.

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