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Delneri si gioca la panchina: il cerchio si chiude
Delneri si gioca la panchina dell’Udinese contro la sua ex Sampdoria: dal sogno Champions League a una carriera fallimentare
La partita contro la Sampdoria rappresenta un crocevia importante per la stagione dell’Udinese e di Luigi Delneri. Sul groppone pesano le cinque sconfitte finora ottenute dalla squadra, per nulla rese meno amare dai tre punti conquistati alla “Dacia Arena”, in quello stesso stadio che già alla settimana giornata di campionato potrebbe invocare l’esonero anticipato del proprio tecnico. I nomi di Massimo Oddo, Davide Ballardini e Francesco Guidolin sono nell’aria, la dirigenza prende contatti per poter iniziare un nuovo percorso durante la pausa per le nazionali. Nel frattempo, oltre a proseguire una striscia di risultati invidiabile, i blucerchiati si toglierebbero una grossa soddisfazione: essere gli artefici dell’addio dell’allenatore che li snobbò alla fine della stagione 2009/10, preferendo un’avventura fallimentare sulla panchina della Juventus alla possibilità di giocare una Champions League conquistata con il cuore sul campo.
Delneri firma il 19 maggio 2010 per i bianconeri, termina settima in classifica e non si qualifica a competizioni europee dopo vent’anni di successi, interrompendo l’accordo biennale esattamente un anno dopo. Resta fermo un anno, respira ancora l’aria di Genova sperando di ritrovare la fiducia perduta. Il 24 ottobre 2012 viene presentato dal Genoa, sostituendo l’esonerato Luigi De Canio, ma nelle prime cinque partite subisce altrettante sconfitte e il 20 gennaio 2013 saluta, perdendo inoltre il Derby della Lanterna. L’1 dicembre 2015 passa all’Hellas Verona al posto di Andrea Mandorlini, senza riuscire tuttavia a evitare la retrocessione in Serie B. E ora l’Udinese, l’ennesima esperienza sbagliata della sua carriera: l’anno scorso ha fatto bene, ma quest’anno ha ricevuto in dote un gruppo indebolito dal calciomercato. Il cerchio, di conseguenza, si chiuderebbe. Dalla Sampdoria alla Sampdoria.