Udinese, Calori: «Lavoro di Guidolin eccellente. Muriel...» - Samp News 24
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2013

Udinese, Calori: «Lavoro di Guidolin eccellente. Muriel…»

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Il prossimo avversario della Sampdoria sarà l’Udinese di Francesco Guidolin, formazione partita quest’anno a rilento dopo l’ennesima eliminazione ai preliminari di Champions League e che invece, in questo finale di stagione, si sta rivelando la formazione in miglior forma del campionato, con una serie di vittorie seconda solo a quella della Juventus lanciata verso il 28.o/31.o scudetto.
Udineseblog.it per analizzare il momento dei bianconeri ha intervistato l’ex calciatore Alessandro Calori, all’Udinese dal 91 al 99: «Penso che in pochi si sarebbero aspettati un campionato così: i ragazzi sono cresciuti molto, intendo i vari  Pereyra, Zielinski, e questo dimostra che dietro c’è un lavoro profondo e la condizione fisica è ottima. Conferma soprattutto che il lavoro di Guidolin è eccellente. Qualificarsi sarebbe un obiettivo importantissimo».

Una stagione iniziata prima, che per forza di cose ha portato a un calo della forma nella parte centrale del campionato, quanto ha inciso?
«Incide giocare presto, ma già altre volte è cominciato presto il campionato per l’Udinese,  per cui l’esperienza c’è. Certamente il ritiro prematuro potrebbe comportare un calo poi in campionato, ma con un ricambio dei giocatori si può ovviare a tutto questo».

Ultimamente il reparto offensivo dell’Udinese ha visto un dualismo fra Antonio Di Natale e Luis Muriel, da allenatore che ne pensa? «Io credo che da fuori si possono dire tante cose, se Guidolin non li utilizza assieme spesso vorrà dire che non lo rietiene giusto per gli equlibri di gioco. Due giocatori di qualità devono giocare, è ovvio, ma è Muriel che deve calarsi un po’ di più nella parte, forse. Ora è un peccato vederli non giocare assieme. Di Natale è un campione che fa gol che nessuno fa, Muriel è tosto e ha potenzilità, ma ripeto: gli equlibri vanno rispettati».

Udinese in piena corsa a un posto in Europa, ma la concorrenza è molta: «Escluderei l’Inter, le altre se la giocano, poi la Coppa Italia potrebbe dare anche il sesto posto. I nerazzurri sono quelli che fanno più fatica, perde pezzi ha un ambiente caldo, l’Udinese ha un calendario non difficile, ma che non va sottovalutato».

Forse i giovani hanno un ego troppo acceso, una volta non c’era. E’ questo uno dei problemi?
?«Lavorare con giovani comporta questo: hanno un ego elevato, devono fare un passaggio fondamentale nel loro carattere prima di diventare campioni veri, anche perché da stranieri devono capire molte cose sul contesto e su dove sono arrivati».

In questa stagione di Serie B molti giovani si sono messi in evidenza: quale consiglierebbe all’Udinese??
«Nel Sassuolo Berardi è una seconda punta importante, Saponara dell’Empoli mi piace moltissimo, Salomon che è passato al Milan dovrebbe giocare con continuità in ‘A’. Ce ne sono diversi. Si dice di Fernandes che l’Udinese vuole prendere, è un buon giocatore. Le risorse qui ci sono, vanno valorizzate».

 

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