Settore giovanile

U17, Cassaghi senza rimpianti: «C’erano Inter e Milan, ma ho scelto la Samp»

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Andrea Cassaghi, il centrale arrivato dal Como: «C’erano Inter e Milan, ma ho scelto la Sampdoria. Vi spiego perché»

Se la formazione U17 della Sampdoria è attualmente terza in classifica nel proprio girone, lo deve anche alle qualità difensive di Andrea Cassaghi, centrale classe 2001 arrivato in estate dal Como. I blucerchiati non sono stati i soli ad averlo corteggiato, ma alla fine le stretture a disposizione hanno fatto la differenza: «So che c’era stato l’interessamento anche di Inter e Milan – rivela a SampTV – ma dopo aver parlato con la mia famiglia e i miei amici che erano qua, ho deciso di andare via di casa per venire alla Sampdoria. Mi ha aiutato molto anche la visita a Casa Samp, l’aver visto un luogo così accogliente e ben attrezzato ha facilitato molto la mia decisione e quella dei miei genitori. Con i ragazzi del convitto mi sono trovato molto bene sin da subito, ci consideriamo una famiglia». Cassaghi ha cambiato diversi ruoli nel corso della sua breve carriera: «Sono un difensore centrale mancino, che per qualche anno ha giocato anche a destra. Sono molto abile nel gioco aereo, per via della mia statura, e preferisco giocare palla a terra piuttosto che “spazzare”. Mi piace giocarla. Ho iniziato come esterno d’attacco, perché correvo più veloce degli altri, poi sono passato a terzino e infine, tre anni fa, il cambio definitivo a difensore centrale».

Una passione, quella per il calcio, che è ben radicata in famiglia: «Sia mio nonno che mio padre giocavano a calcio, e mio padre lo fa ancora nonostante i 50 anni suonati. Anche mia madre ha giocatore per qualche anno nei settori giovanili di Pavia e Brescia, ed è stata altrettanto importante per la mia crescita». Nato e cresciuto a Milano, Cassaghi sembra già essersi abituato alla nuova città: «Quando ne ho l’occasione esco con i miei amici o con i miei compagni di squadra – spiega – andiamo al mare o facciamo un giro per Genova. Ho trovato molte analogie con Milano, sia per gli abitanti che per la struttura della città, ma il vero punto a favore per Genova è il mare». Tra la scuola e la speranza che quello di calciatore diventi un lavoro vero e proprio, il giovane difensore pensa anche a un futuro alternativo: «Quando ero a Milano, frequentavo un liceo scientifico ad indirizzo sportivo, e lo faccio anche qui. In futuro, ovviamente dopo il sogno di diventare calciatore, mi piacerebbe fare il fisioterapista. Rimarrei comunque nel mondo dello sport, anche se in un altro modo». Un’ultima battuta sul rendimento che la Sampdoria U17 ha saputo ottenere in questa prima metà di stagione: «Possiamo fare grandi cose, se lo spirito del gruppo e l’impegno continueranno ad essere questi. Spero di migliorare sotto molto aspetti, e sono quasi certo che sarà così per l’aiuto del nostro mister (David Alessi, ndr), che era un difensore. Spero di conquistare la Primavera l’anno prossimo, e magari esordire un giorno con la maglia della Sampdoria in Serie A. Per ora, però, pensiamo a quest’anno», conclude ai microfoni di SampTV.

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