Turci: «Il rigore non c'era, ma la Sampdoria...»
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Turci: «Il rigore non c’era, ma la Sampdoria…»

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Luigi Turci, ex portiere della Sampdoria, analizza la sconfitta dei blucerchiati contro il Sudtirol: le parole a Telenord

Luigi Turci, ex portiere della Sampdoria, analizza la sconfitta dei blucerchiati contro il Sudtirol: le parole a Telenord.

PARTITA«È una squadra che ha delle fragilità. Nei ruoli cardine ha ragazzi giovani. Non si può avere la spinta dei giovani e l’esperienza da veterano. Se hai giovani così, giocano già in grandi squadre. Ci sono delle problematiche e delle responsabilità. L’episodio da rigore è riprovevole, non si deve dare. L’input obbligatorio è pulire l’area nel momento in cui Casiraghi sterza e torna verso l’area. Non è la tattica del fuorigioco, ma tentare di impensierire l’attaccante, che deve anche pensare di non finire in fuorigioco. Il rigore ci è costato la partita: la partita aveva una sostanza, la Sampdoria aveva fatto la sua gara, nove corner, 63 % di possesso, centrata la porta».

PIRLO«È chiaro che sul profilo Pirlo ci sono sempre state delle incognite, erano una variabile. Non poteva garantire un determinato rendimento visto il curriculum. Ci sono state scelte anche di immagine. Un allenatore con un “nome importante” da giocatore poteva essere una carta vincente».

PAURA«Ma certo che c’è paura, 31 partite perse su 49 giocate. Guardiamo i numeri. Hanno subito già 16 gol, terzultima in classifica con il Lecco con due partite di meno. Ci rendiamo conto di che posizione abbiamo? Inutile parlare di arbitri. Pirlo ha voluto Ricci: l’episodio del rigore nasce da un calcio d’angolo battuto male proprio da lui».

EPISODI«Non basta una componente per far andare bene una squadra. Deve esserci la società: c’è, sta cercando di mettere una pezza sulla voragine. Il tecnico e il parco giocatori. Qui siamo in fase di rodaggio su tutti e tre i fronti. Il rigore, indipendentemente dal calcio d’angolo di Ricci che dovrà essere analizzato, nasce da una scelta difensiva sbagliata. Se tu accetti l’uno contro uno dentro l’area di rigore, fai il gioco dell’avversario. Gente come Merkaj non la sposti. Non c’è organizzazione difensiva. È logico che va spiegato a Ghilardi l’errore, ma è un 2003. È logico che un errore può commetterlo».

MANCANZA «Serve esperienza. Ci sono troppi giovani a cui non si può chiedere di prendere le redini della squadra. Ci vuole qualche onesto mestierante di categoria. Nei momenti difficili, nel mio passato, c’era chi come Volpi e altri che diceva “calma”. È impossibile non avere un episodio negativo durante una gara, ma devi avere giocatori in grado di gestire queste fasi».

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