2014

Turci e Gasparin, quei cuori a metà per Samp-Udinese

Pubblicato

su

Una vita spesa nella zona friulana, ma un periodo felice sulla sponda blucerchiata di Genova. Luigi Turci e Sergio Gasparin hanno avuto una lunga parte della loro carriera spesa nell’Udinese, ma domenica avranno il cuore diviso a metà, perché la Samp ha rappresentato una tappa importante per le carriere di entrambi. A partire da quella del dirigente, che forse sperava di creare grandi cosa a Genova e invece se ne andò a dicembre 2010, appena sei mesi dopo il suo arrivo: «Ho sempre detto che ognuno di noi ha un grande nemico e un grande alleato nel tempo».

GASPARIN/1 – L’ex d.g. blucerchiato dice la sua sulla sfida tra Udinese e Samp di domenica prossima: «Sarà una partita aperta che vede in luce la Sampdoria, attualmente in una condizione psicofisica straordinaria. Come amo dire, vincere aiuta a vincere, perché rafforza l’autostima e consente di guadagnare in sicurezza, personalità e spavalderia. Mihajlovic in questo è stato decisivo nel trasferire alla squadra i tratti caratteristici anche impermeabile rispetto alle circostanze del passaggio di proprietà del club». Gasparin ribadisce: «Partite come questa sono molto equilibrate e quindi in simili confronti anche il contesto può fare la sua parte. Mi riferisco a Marassi, dove l’ambiente è sempre molto caldo».

GASPARIN/2 – Il dirigente loda i progressi della squadra di Mihajlovic: «La Sampdoria potrà contare sul fattore campo, ma dovra sicuramente misurarsi con una squadra come l’Udinese, che negli ultimi tempi sembra più pericolosa in trasferta che non in casa – dice Gasparin ai microfoni de “Il Corriere Mercantile” -. Lo dimostra l’incredibile sequenza delle ultime due gare, con il clamoroso successo a San Siro dell’Inter e l’altrettanto sconcertante sconfitta interna contro l’Hellas Verona, che sembrava versare in una grave situazione di difficoltà».

TURCI/1 – Diverso lo scenario per Luigi Turci, che a Udine è rimasto sei anni. Poi nel 2002 il passaggio alla Samp per fare il secondo di Antonioli fino al 2004. Il suo legame con i tifosi blucerchiati è talmente forte da aver presenziato recentemente alla festa de “La Milano Blucerchiata”: «Sembra trattarsi di una partita tra due squadre in condizioni molto diverse, ma tutto sommato sono soltanto cinque i punti di differenza. Inoltre l’Udinese ha un giocatore come Di Natale che in questo momento non ha eguali nel panorama del calcio italiano: può punirti in ogni incontro e in qualsiasi momento». Continua l’ex portiere: «In apparenza c’è una grande differenza di competitività tra le due squadre, ma la Samp farà bene a non fidarsi».

TURCI/2 – Proprio nel ruolo del portiere entrambe le squadre stanno vivendo un momento particolare, con due dualismi: «Dopo lo straordinario finale dello scorso campionato, a Udine molti si aspettavano la conferma di Scuffet, ma con il passaggio da Guidolin a Stramaccioni ha trovato spazio Karnezis, reduce da un ottimo Mondiale e quindi idoneo a fornire al nuovo tecnico garanzie di esperienza che un giovane difficilmente può dare». Sul dualismo blucerchiato: «Alla Samp, invece, Romero sta vivendo un gran momento, in linea con le potenzialità che finora si erano viste in parte e a fasi altrne. All’inizio Mihajlovic si era affidato a Viviano. Insomma, due portieri di sicuro rendimento: la Sampdoria ha le spalle coperte».

Exit mobile version