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Tributi dei gestori delle slot machine: a quanto ammontano?
Per moltissimi anni in Italia c’è stato un problema di rilevazione dei tributi provenienti dall’attività legate alle slot machine.
Questo a causa della costante mancanza di chiarimenti normativi proprio a proposito delle tasse che i gestori delle attività con le slot machine sarebbero tenuti a pagare allo Stato. Pertanto, ai fini del pagamento dei tributi è stato preso il momento dell’effettivo ritiro del denaro dalle slot machine stesse. Questo fino al 2014, quando per i gestori delle slot machine, sia operanti fisicamente che quelli digitali (come Netbet), hanno potuto chiarire i vari propri dubbi grazie a un’apposita circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima ha stabilito che il pagamento fiscale debba fondarsi principalmente sul principio relativo alla competenza economica.
Tassazione delle slot machine: come funziona?
Alla base del principio di competenza spicca la necessità per il gestore di rilevare dai ricavi del conto economiche delle proprie slot machine una piccola quota di compensi prevista dal contratto. Le altre somme dovranno essere iscritte in cassa e dell’attivo patrimoniale. Da queste entrate il gestore dovrà anche effettuare il pagamento del canone di concessione, necessario per svolgere l’attività del gioco d’azzardo. Da queste entrate il gestore dovrà anche ritagliare il compenso del concessionario. Tale operazione dovrà essere svolta a ogni azione di scassettamento nei locali. Le situazioni in questione dovranno sempre essere approvate da degli appositi verbali. E nel caso delle slot machine utilizzate digitalmente? Ovviamente non ci può essere scassettamento ed è il gestore stesso a dover fornire i vari dati relativi alle entrate delle slot machine.
Tassazione dei dispositivi che non forniscono vincite in denaro
Fintanto che il funzionamento delle slot machine che offrono altre tipologie di vincite rispetto a quelle in denaro è diversamente descritto rispetto ai dispositivi che offrono la possibilità di ottenere il guadagno, il gestore potrà ottenere tutti i ricavi di una simile attività. Ci sono anche dei costi che egli dovrà sostenere: i compensi agli esercenti. Ovviamente deve comunque rilasciare la fattura. La questione, insomma, è abbastanza variabile ancora oggi, sebbene sia ormai stata specificata e descritta sino ai minimi dettagli. La buona notizia è che difficilmente cambierà in futuro, sia per i gestori delle slot machine fisiche, sia per tutti i titolari delle attività del gioco d’azzardo digitale con le slot machine.