2013
Totti simbolo e capitano della Roma, ma nel 97 vicino alla Sampdoria
Francesco Totti, è una delle poche bandiere rimaste in questo calcio ormai comandato dai contratti milionari e da agenti speculatori, che fanno di tutto pur di guadagnare soldi e far cambiare continuamente squadra ai propri assistiti.
Se dici Totti pensi a Roma, la Roma giallorossa, quella che da vent’anni è la sua squadra; proprio oggi, 28 marzo 2013, il Pupone compie venti anni di calcio professionistico. Con la maglia della Roma fece il suo esordio in Serie A il 28 marzo 1993, quando, a soli 16 anni, venne buttato nella mischia di un Brescia-Roma (0-2) da un certo Vujadin Boskov, indimenticabile mister blucerchiato che solo due stagioni prima aveva conquistato con la Sampdoria un memorabile scudetto.
L’attuale capitano giallorosso, in tutti questi anni di carriera, ha avuto la possibilità di cambiare maglia, ma la sua scelta di rimanere nella squadra per cui tifava fin da bambino non cambiò mai. Negli anni passati ricevette molte offerte, anche più vantaggiose dal punto di vista economico, ma la sua volontà era quella di rimanere alla Roma.
Nel lontano 1997, il Pupone era a un passo dal cambiare casacca, la trattativa con la Sampdoria era arrivata ai dettegli e il suo trasferimento sotto la Lanterna sembrava cosa fatta, ma poi tutto saltò all’improvviso.
Lo stesso numero 10 giallorosso ha voluto raccontare questo episodio in una lunga intervista rilasciata al quotidiano de La Gazzetta dello Sport, per ripercorrere i vent’anni di carriera: «Lui (Carlos Bianchi, tecnico giallorosso dell’epoca, n.d.r.) non sopportava i romani. Andando a Genova non sarei più tornato e adesso sarei lontano».