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Torreira, finalmente l’Uruguay: «Premio per sacrificio e impegno»
Torreira entusiasta per la convocazione dall’Uruguay: «Mi hanno chiamato mentre viaggiavo verso Bergamo. Premio per sacrificio, lavoro e impegno che metto»
Dopo mesi e mesi di attesa e di grandi prestazioni in Serie A con la maglia della Sampdoria, Lucas Torreira ha finalmente ricevuto la sua prima convocazione dalla Nazionale dell’Uruguay: «Ieri – racconta il centrocampista – mentre viaggiavo con la squadra verso Bergamo, mi ha chiamato Mario Rebollo (il vice ct, ndr). Mi sono passate molte cose per la testa in quel momento, quando ho visto il nome sullo schermo ho capito che si trattava della Nazionale. Avevo il suo numero perché ci eravamo già sentiti circa un mese fa. Non ho ancora avuto la fortuna di parlare direttamente con Tabarez, non mi ricordo di averlo mai visto di persona. Forse aveva fatto un discorso quando ero nell’U17 per le preselezioni».
Nelle ultime ore il telefono di Torreira è letteralmente intasato: «Mi sono arrivate tantissime chiamate e messaggi da amici, da tutta Fray Bentos. E’ incredibile, è una città molto “futbolera”. Voglio ringraziarli tutti, sono parte di questo bel momento. Questa convocazione significa moltissimo per me, essere chiamato a 22 anni dalla Nazionale per disputare la China Cup è una grande cosa. Credo che sia il premio per il lavoro, il sacrificio e l’impegno che metto ogni giorno. Adesso – prosegue ai taccuini di Ovacion – la cosa più importante è continuare a lavorare e a crescere. Questa convocazione sicuramente mi dà una grossa spinta per realizzare il mio sogno di vestire la maglia dell’Uruguay e poter prendere parte ai prossimi Mondiali sarebbe molto bello».
Tra le fila della Sampdoria, tuttavia, il numero 34 non è stato il solo ad aver ricevuto la chiamata dalla Nazionale: «Sono molto contento per Gaston (Ramirez, ndr), è un ragazzo che se lo merita. Lavora tantissimo e ha dato una grande mano alla squadra da quando è arrivato: è uno dei primi assist-man in Europa e ha segnato gol molto importanti. Faremo entrambi del nostro meglio. E’ incredibile come due giocatori di un paesino piccolo come il nostro oggi si stiano distinguendo nel calcio italiano e abbiano la possibilità di difendere una Nazionale importante come quella dell’Uruguay». Un’ultima battuta sulla clausola rescissoria di 25 milioni di euro inserita nel contratto del classe ’96: «Denaro è la parola più importante nel calcio, però io non penso a queste cose. Io penso a divertirmi, e se ho una clausola così alta – conclude Torreira – è perché sto facendo bene».