2015
Tommaso Giani, da Genova a Novi Sad in autostop per la sua fede
Più di duemila chilometri in autostop, tra andata e ritorno. Più di duemila chilometri di amore ma non solo, perché qui in ballo non c’è solo la fede calcistica. Da Genova a Novi Sad, con tappe a Rijeka, Spalato, Mostar, Sarajevo e Belgrado: questo il percorso, il pellegrinaggio anzi, di Tommaso Giani, seminarista poco più che trentenne che ha vissuto e lavorato al fianco di Don Gallo.
La storia apparsa nell’edizione online di Repubblica è di quelle che non si sentono proprio tutti i giorni. La partenza da Sampierdarena lo scorso venerdì, subito dopo la batosta di Torino. Sei giorni per arrivare a Novi Sad per la sua Sampdoria, in un viaggio in cui l’aspetto calcistico è solo un elemento dei tanti in gioco. Tommaso ha pensato a questa avventura come viaggio di conoscenza e scoperta di popoli – si legge nell’articolo – territori e soprattutto persone. Costeggiare la Croazia fino a Spalato,puntare poi verso nord per entrare in Bosnia e toccare da vicino la storia e le ferite di Mostar, Srebrenica, Sarajevo.
«Non vorrei farne una predica ma penso sia un bel messaggio affrontare un’avventura del genere senza timori reverenziali, affidandosi alla gratuità e all’accoglienza delle persone che a mano a mano si incontrano lungo la strada», afferma il giovane seminarista, in lotta contro il tempo per arrivare a destinazione giovedì sera. E proprio per questo, si lascia andare a una piccola e innocente provocazione finale… «Se giovedì mattina sarò ancora lontano rimedierò con un pullman di linea, ma l’ultimo passaggio lo vorrei prendere da Ferrero. So che forse non verrà a Novi Sad, ma me lo dovrebbe».