Hanno Detto
Tirotta: «Ci stiamo giocando la vita. Ora non si può sbagliare»
Enzo Tirotta, storico tifoso della Sampdoria, ha lanciato un chiaro messaggio al popolo blucerchiato: le dichiarazioni
Enzo Tirotta, storico tifoso della Sampdoria, ha lanciato un chiaro messaggio al popolo blucerchiato. Ecco le parole pubblicate su Facebook.
DICHIARAZIONI – «La Samp ha davvero tanti problemi, siamo ai supplementari di una disgraziata partita iniziata otto anni fa. La Samp sta camminando sul filo, lo sappiamo tutti e lo sanno bene quei 3000 che lunedì saranno a Cremona senza che nessuno facesse appelli, lo sanno bene quei ragazzi che stanno facendo nascere club là dove prima non c’erano mai stati, lo sanno bene quei ragazzi (anzi pionieri) che stanno cercando di generare nella Nord un vortice di tifo ed entusiasmo, nella Nord! Con tifosi ospiti vicini, a volte a fianco, con i pochi mezzi a disposizione ed in un settore dove normalmente la gente va per stare “tranquilla”.
Lo sanno tutti che rischiamo grosso ma quei tutti stanno rispondendo presente al richiamo del dovere di ogni buon sampdoriano. Siamo tutti lì, siamo sul pezzo, non cerchiamo scuse per non fare o non andare, non ci facciamo domande (anche se vorremmo risposte), siamo al nostro posto di combattimento per difendere il fortino. Ecco, io vorrei tanto che da adesso si pensasse solo al fortino da presidiare, ognuno per le proprie forze e capacità. Sono sincero, mille cose non mi vanno ma le butto giù come fossero una bella birra ghiacciata perché adesso non si può più sbagliare un colpo. Adesso (e lo dico a tanti amici) è arrivato il momento di stare zitti, di lavorare, di correre, di giocare, di tifare, di mettere da parte tutto, ripeto tutto perché ci stiamo giocando la vita sportiva.
Sono mesi che siamo ricascati nel loop del 2019: fermiamoci! Torniamo tutti a svolgere il nostro compito accantonando tutto quanto non sia obiettivo vita! Che i dirigenti facciano i dirigenti, che l’allenatore alleni, che i tifosi facciano il tifo, che gli interdetti e indesiderati stiano a casa loro, che i giornalisti (e i social) si ricordino che se vogliono ancora scrivere di serie A ed avere la loro squadra in serie A adesso devono fare cronaca e non scommettere. Non so il futuro che ci aspetta, ma so che per un pezzettino possiamo determinarlo con il nostro comportamento. Rimettiamo tutti la Samp al centro del villaggio e torniamo tutti a fare quello che ci riesce meglio».