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Tirotta: «La squadra è con Pirlo. La società deve mostrarsi»

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Enzo Tirotta, storico leader della Gradinata Sud, ha commentato la sconfitta tra Sampdoria e Catanzaro

Enzo Tirotta, storico leader della Gradinata Sud, ha commentato la sconfitta tra Sampdoria e Catanzaro. Le sue parole a Telenord.

PARTITA«Il secondo tempo di oggi, è stato un tempo di gioco che in otto partite non avevamo mai visto. Come spinta, voglia, siamo stati arrembanti. Abbiamo avuto tante occasioni, più di quelle avuto in tutto l’anno scorso. La prima questione che pongo è: ma perché non farlo prima? La B è un campionato sporco. Giochi a Genova davanti a 24mila persone, l’ambiente deve essere una spinta. Uno che viene a Genova deve avere un minimo di paura, invece non è mai successo. L’altra faccia della medaglia è che dopo un quarto d’ora dobbiamo tirare il fiato perché ci siamo giocati il serbatoio di benzina».

PIRLO«Pirlo non credo sia adatto a questa squadra e alla categoria, ma io da tifoso ne ho le scatole piede di vedere solo la faccia di Pirlo. L’hanno lasciato da solo, non è supportato. Ma il ruolo deputato per andare a parlare è quello di Legrottaglie. Mi sarei aspettato il silenzio stampa del tecnico, ma che parlasse il responsabile dell’area tecnica».

SQUADRA CON PIRLO «Al gol di Borini tutti sono andati ad abbracciare Pirlo, queste cose dimostrano che la squadra è con Pirlo. Un’altra cosa che ho notato è che rispettano gli schemi del mister».

PARATICI«La Sampdoria ha iniziato con un direttore sportivo ombra che ora è diventato un fantasma: Paratici. A posteriore un po’ di disordine si nota».

SOCIETA’«Anche senza esprimere concetti precisi, ci sono momenti in cui la società deve esserci. L’idea che mi sono fatto io, di questi silenzi, è che la proprietà abbia scelto questa linea. Credo che per dare sostegno all’allenatore non devi dirlo, basta che ti siedi di fianco a Pirlo. Bisogna farsi vedere».

TIFOSI«Fatto il coro “Tirate fuori i coglioni” è stato seguito da un “Forza Doria”. I tifosi della Sampdoria sono due anni che vedono perdere la squadra, ne hanno le scatole piene. Ci sta che venga fuori dalle viscere un po’ di dissenso. Ma nemmeno Giobbe…».

TUTTO NUOVO«Allenatore? Nuovo. Staff dirigenziale? Nuovo. Squadra? Nuova. Se cambi così tanto hai difficoltà. In Serie B, in un ambiente depresso da questi numeri, è un casino. Negli ultimi tre anni, di anno in anno, abbiamo sempre peggiorato. Se vengo un giocatore che ha fatto dieci gol devo trovare uno che mi costi meno e che mi faccia dieci gol. Non è facile».

GIOCATORI«Abbiamo problemi sulla fascia, abbiamo problemi in attacco. A Girelli cosa gli vuoi dire? Ha arato la fascia. Delle Monache è alto un metro e venti…».

RADRIZZANI E MANFREDI«Come corteggiatori sono stati perfetti. Come costruzione di squadra e società qualcosa si è sbagliato. Va capita l’alternanza Paratici e Mancini. Ora sei penultimo, ma ci sono le possibilità per potersi migliorare. Per tirare le somme però bisogna aspettare ancora dicembre. Su Radrizzani non abbiamo elementi: questi non parlano con nessuno. Hanno parlato con i tifosi, sì, ma in termini molto “banali”. Noi siamo abituati a dieci anni in cui hanno parlato tutti: Ferrero parlava con tutti, Romei parlava con altri. Eravamo abituati al casino. Questi sono l’esatto contrario».

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