2014
Tirotta a SampTv: «Il derby alle 12:30 svilisce il valore del match»
La polemica intorno al Derby della Lanterna, collocato all’orario delle 12:30 in una giornata in cui per altro, a Genova, si svolge la Fiera di S.Agata, continua a tenere banco. Le problematiche sono tante: l’orario infelice e asservito alle necessità di visibilità mediatica e la compresenza di due manifestazioni che comportano una grande aggregazione di persone in un unico quartiere, questi i principali.
A cui però possono seguire, in un corollario quasi infinito, anche altre considerazioni sia di ordine pubblico, sia di importanza della partita sacrifiicata a Lunch match.
A parlare ai microfoni di SampTv, riguardo al Derby della Lanterna e più in generale della situazione del calcio italiano, è Enzo Tirotta.
La problematica è estesa: diritti televisivi in testa a tutto.
«Prendiamo ad esempio due partite Sampdoria – Juventus e Milan – Verona: certo il Milan è in una condizione di difficoltà però lo stadio è vuoto e calcisticamente il prodotto è pessimo. Mentre Sampdoria – Juventus ha dato un prodotto migliore e se tu avessi dovuto venderlo, avresti venduto Samp – Juve piuttosto che Milan – Verona. Il prossimo anno quando tu andrai a contrattare la cifra con il Sig.Murdoch questo ti darà gli stessi soldi? No, ma non solo per la partita collocata alle 12:30» e sul Derby proprio all’ora di pranzo Tirotta puntualizza «E’ normale che lo mettano alle 12:30 perché capitalizzano qualcosa che hanno speso. Non è la partita alle 12:30 il problema, è aver regalato la propria anima. Il problema è che hanno regalato per niente, perché quello che hanno preso da Sky le società l’hanno rigirato ai giocatori e ai procuratori. Le società hanno fatto da passacarte, è un operazione gestita male per avere in mano un prodotto scadente.
La squadra più forte italiana, la Juve, fa ridere perché gioca di merda, scusate, ma il prodotto globale è scadente. Il Derby non è un problema alle 12:30, anche se svilisce la collozione a pranzo. E’ una partita con molto appeal, che merita di essere collocata bene, anche perché campanilisticamente la vivi come uno svilimento la “Partita” con la “P” maiuscola relegata in questa maniera».
Il vero problema quindi sta anche in testa alle società, nella dirigenza che non riesce a gestire una situazione economica difficile.
«l problema sono i dirigenti incapaci: abbiamo idolatrato Moratti , che ha una società che fa schifo sull’orlo del fallimento ed è arrivato uno dall’Indonesia che non riuscirà a salvarla neanche lui. Berlusconi è nelle canne fino al collo pure lui, la Juve ha dovuto fare 2000 arzigogoli per restare in piedi»
E se una vera protesta da parte di Genoa e Sampdoria ci fosse, forse, sarebbe il momento in cui un discorso serio sulla situazione potrebbe essere affrontato.
«Qualcuno deve iniziare a sacrificarsi per portare avanti un discorso. Prima o poi qualcuno deve farlo: è chiaro che se Genoa e Sampdoria lo faranno avrà un senso farlo. Non so cosa prendano in considerazione di fare però mi troverebbe con le orecchie aperte qualsiasi forma di protesta»