2013
Tedeschi: «Sono molto contento per Palombo. Rossi…»
Intervistato dai microfoni del settimanale Brivido Sportivo, Corrado Tedeschi, noto personaggio dello spettacolo e tifoso blucerchiato, parla della situazione della Samp in vista del prossimo match contro la Fiorentina. E sarà anche la prima di Vincenzo Montella da allenatore avversario al “Ferraris”: «Era un grandissimo giocatore – esordisce Tedeschi – Piccolo, ma grandissima tecnica. Non solo un giocatore, ma anche una persona straordinaria». Da Montella a Rossi, il passo è breve: «Il nostro tecnico è stato molto bravo, ma poi forse abbiamo guadagnato troppa tranquillità e la squadra si è rilassata eccessivamente. Egli ha comunque dato un’identità di gioco alla squadra e spero che possa rimanere con noi, firmando al più presto». Un Rossi che arrivò a Genova dopo lo scontro avuto con Llajic nello scorso maggio e che portò molte perplessità con sé: «Su quella vicenda non è mai uscita la versione ufficiale. Non fu un bell’episodio, ma si è capito come lui sia una persona sanguigna, che a volte reagisce con impeto, ma è leale verso la causa».
Tedeschi arriva anche ad analizzare la stagione blucerchiata, tra luci ed ombre: «E’ stata un’annata un po’ strana, fatta di alti e bassi. Abbiamo una squadra con molti giovani, ma loro possono crescere e questo mi rende fiducioso, perché vuol dire che la squadra può diventare sempre più forte». Tre ex nella prossima partita: Maresca, De Silvestri e Palombo. Sul preferito fra i tre, Tedeschi non ha dubbi: «Sicuramente Palombo, è una di quelle bandiere che nel calcio non esistono più. Ha passato un brutto periodo, ma adesso è tornato e si è riciclato bene nel ruolo di centrale difensivo». Gioco delle coppie: Vialli o Mancini? «Mancini, perché è il più sampdoriano dei due». Cassano o Pazzini? «Cassano. Nonostante qualche problema che c’ha fatto passare, averlo a Genova è stata una goduria e spero torni per giocare ancora con noi». Vierchowod o Mannini? «Scelta difficile, parliamo di due grandi della Samp. Dico Vierchowod perché era impossibile passarlo». Flachi o Montella? «Due giocatori straordinari, ma per la “sampdorianeità” dico Flachi. E’ ancora un idolo qui».
Tornando alla gara di domenica, Tedeschi è particolarmente incuriosito da un giocatore avversario: «Mi piace moltissimo Cuadrado: tra l’altro, credo che non abbia ancora fatto vedere tutto il suo potenziale». La Champions è un obiettivo possibile per i viola? «Credo di sì, anche perché hanno solo bisogno di un po’ di continuità in trasferta. Se riusciranno in questo, la Champions non sarà più un sogno e mi farebbe piacere per loro, perché c’è bisogno di novità».