Tavares operato di tumore al cervello: «Mi sento bene, presto giocherò di nuovo»

Junior Tavares, ex terzino della Sampdoria, ha parlato dopo l’operazione subita al cervello per rimuovere un tumore: le parole

Junior Tavares, ex terzino della Sampdoria, ha parlato dopo l’operazione subita al cervello per rimuovere un tumore. Ecco le sue parole rilasciate a Globo.

DOLORE – «Avevo già dei lampi nella vista, si stava oscurando un po’ e avevo molto mal di testa. C’era una partita, non ricordo quale, dove mi hanno dato una testata che mi ha dato fastidio. Volevo allenarmi e giocare, ma il dolore è peggiorato finché non ho parlato con lo staff fisioterapico e i medici. Mi chiesero di fare degli esami e fu allora che scoprirono che avevo un tumore al cervello».

POSITIVO – «Fu uno shock in quel momento. Ovunque vada, voglio mettere un sorriso sui volti delle persone. Quando i medici vennero a raccontarmi la situazione, molti cominciarono a piangere. Ma sono rimasto calmo nella stanza e ho detto che era nelle mani di Dio. Ho detto che sarebbe andato tutto bene. In nessun momento ho pensato che qualcosa sarebbe andato storto, ho sempre pensato positivamente».

UMORE – «Nessuno sapeva. Non volevo dirlo a nessuno nel club perché sono un ragazzo amato e sapevo quale sarebbe stata la reazione. Ero sempre contento, cambiavo sempre l’atmosfera nello spogliatoio. Alcuni giocatori hanno avvertito un cambiamento nel mio umore, ma non volevo portare questa preoccupazione alla squadra. Quando è uscita la notizia tutti mi hanno chiamato e mi hanno cercato. Alcuni volevano venirmi a trovare presto. Ho parlato con tutti nel gruppo».

RECUPERO – «Mi sento bene in questo momento. La mia testa sta bene. Adesso penso a Carlos Eugênio. L’atleta Júnior Tavares è in disparte in questo momento. È tutto molto nuovo per me. Sono sempre stato un giocatore che non ha subito infortuni, ma sto recuperando».

GIOCARE – «Ho parlato con il medico che ha eseguito il mio intervento chirurgico. Mi ha detto che è andato tutto bene. È stato un processo lungo, ma ora penso a Carlos Eugênio, alla mia guarigione. Poi penso all’atleta. Tutto andrà bene. Presto credo che giocherò di nuovo».