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Taglio stipendi, Bonazzoli: «C’è chi ha un mutuo e famiglia»

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Esclusiva SampNews24 – L’ex attaccante Bonazzoli commenta l’eventuale taglio agli stipendi dei calciatori durante l’emergenza Coronavirus

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Intervenuto ai microfoni di Sampnews24.com, Emiliano Bonazzoli ha commentato l’eventuale taglio agli stipendi dei calciatori nel mondo del calcio, al fine di fronteggiare l’emergenza Coronavirus: «La questione è un ginepraio. Non si può ragionare pensando solamente alla Serie A, ogni lega purtroppo ha esigenze diverse. Penso a giocatori che fanno affidamento su 2000 euro al mese per pagarsi il mutuo o mantenere la famiglia. Se a quelli decurti la metà o ancora peggio non paghi lo stipendio, fanno fatica».

«I calciatori di Serie A devono pensare che le società faranno fatica e avranno enormi perdite: i diritti tv e i mancati incassi. Bisogna venirsi incontro in qualche modo. I soldi che girano in Serie A non girano in Serie B, quindi per ogni lega ci vorrebbero decisioni diverse. Ci saranno società in Lega Pro che non riusciranno a iscriversi al campionato perché fanno affidamento su quei 20-30mila euro che ci mettono i presidenti che hanno delle imprese. E oggi le imprese non guadagnano. Sarà un vero disastro e un bel problema. Ci vuole buon senso da tutte le parti. È logico che ai calciatori non è imputabile lo stop e che, di conseguenza, vorrebbero veder riconosciuti i propri stipendi, ma è una catena. Ci vuole il dialogo e si troverà una soluzione di compromesso».

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