2014

SXIX – Spalletti: «Djordjevic potrebbe esplodere. Okaka? Era un “ruzzaione”»

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Ha scoperto Stefano Okaka ed è l’uomo che lanciato Luka Djordjevic allo Zenit quando aveva appena 17 anni. Luciano Spalletti è certamente qualcuno che può dire qualcosa su questi due ragazzi ora di proprietà blucerchiata. Così l’ex tecnico del club di San Pietroburgo parla di Djordjevic: «L’ho voluto e portato io allo Zenit due anni fa. Ho sentito di questa trattativa con il Doria e sono contento per il ragazzo». Lo conosce bene: «Altroché, sia come ragazzo che come calciatore. Che dire, è un gran colpo: non sono parole di circostanza».

TALENTO MONTENEGRINO – Spalletti descrive il nuovo numero 27 blucerchiato: «E’ un attaccante di grande talento, filiforme, elegante e abile con entrambi i piedi. Gli piace accentrarsi e tirare, gioca bene tra le linee – racconta l’ex tecnico blucerchiato ai microfoni de “Il Secolo XIX” -. E’ uno forte con la palla ai piedi, con una buona accelerazione. Io ero rimasto impressionato quando giocava in Montenegro e l’abbiamo portato in Russia convinti di aver fatto un ottimo investimento». Lo Zenit però non lo ha fatto giocare molto e così Djordjevic ha trascorso l’ultima stagione al Twente: «L’unico limite che aveva quando lo abbiamo preso noi era il fisico ancora da strutturare: era alto, ma un po’ leggero. Se in questo biennio è cresciuto, allora non gli manca niente per esplodere e diventare un altro fenomeno dei Balcani».

CONSIGLI – Spalletti non si lancia in paragoni: «Non voglio usare toni troppo roboanti, ma dico che è un talento. L’avevamo preso perché ci aveva impressinonato il suo modo di muoversi su tutto il fronte d’attacco. Poi dipenderà da lui e da Sinisa trovargli la collocazione migliore. Personalmente non mi permetto di dare consigli a uno come Mihajlovic, ma se lo ha fatto comprare significa che ha visto in Luka le stesse cose che avevo visto io. Il calcio è uno solo: puoi giocare come vuoi, ma se sai giocare, sai giocare. E Djordjevic sa decisamente giocare coi piedi». Magari Mihajlovic ha chiesto informazioni proprio a Spalletti: «Ma figuriamoci! Luka viene dal Montenegro, ci sono diversi osservatori su di lui da tempo».

OKAKA E L’ESPLOSIONE – La Samp sta puntanndo forte anche su un’altra scoperta di Spalletti, ovvero Stefano Okaka: «Io Stefano l’ho avuto giovanissimo, era poco più di un adolescente. Lo portai in prima squadra perché aveva grandi mezzi fisici e doti tecniche non comuni. Aveva solo il difetto di essere un po’ “ruzzaione”…». SpallettI si spiega meglio: «Un giocherellone. In toscano ruzzare significa giocare. Era molto giovane, ci stava che non fosse del tutto maturo per il grande calcio. Ma i mezzi c’erano e quindi non mi stupisce l’exploit degli ultimi mesi che hanno attirato su di lui l’attenzione di tutti. Lo merita».

FUTURO – Ci si chiede da cosa dipenda un’esplosione così ritardata, visto che Okaka ha 25 anni: «Credo che decisivo nella sua maturazione alla Samp sia il carattere dell’allenatore che ha trovato. Non voglio incensarlo, ma Mihajlovic sta dimostrando di essere un tecnico che sa tirare fuori il meglio dai suoi. Anche Okaka avrà capito che non conviene fare troppo il ruzzaione con Sinisa (ride, ndr)». Ultima osservazione sul futuro di Spalletti: «Ho risposto a quello che mi avete chiesto su due giocatori che conosco e stimo, non andiamo oltre, che sono in vacanza con la famiglia. Saluti a tutti».

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