2014
SXIX – Gastaldello: «Ferrero? Vulcanico, ma diamogli tempo. La squadra…»
Daniele Gastaldello è il condottiero morale di questa Samp: il capitano è giunto alla sua ottava stagione in maglia blucerchiata e spera di poter vedere miglioramenti nelle prestazioni blucerchiate. Intanto in società qualcosa si muove: «Cerco sempre di non fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Aspettiamo gli eventi. Il dispiacere è grande quando vedi andar via delle persone di qualità, alle quali eri umanamente affezionato. Ed è vero che se in campo ci va la squadra, senza una società forte alle spalle non si va da nessuna parte. E’ sbagliatissimo dividere le due cose. Dispiace che non ci sia più Alberto Marangon, ma il tempo aiuta a superare i distacchi. Dobbiamo metabolizzare e pensare alla Samp, la vita va avanti».
IL BENE DELLA SAMP – Gastaldello fa un parallelo: «E’ un po’ la stessa cosa che mi era capitata quando avevo saputo della vendita della società. Per una settimana ero rimasto un po’ stordito, mi chiedevo cosa sarebbe accaduto – confessa il capitano della Samp -. Poi sono entrato pian piano nella nuova ottica. Davanti a tutto ci deve essere il bene della Samp, come è stato fatto finora e come sarà fatto in futuro». Si respira una sensazione d’attesa, anche se il cambio di guida c’è già stato: «Il clima di attesa è dettato dal cambio della proprietà. Che porta con sé naturali aspettative di cambiamento. I tifosi si aspettano che arrivino giocatori nuovi e forti. Noi giocatori questo clima non lo sentiamo. Abbiamo però la consapevolezza che qualche giocatore nuovo debba arrivare, perché la rosa non è completa».
MIHA E ASPETTATIVE – Ci si chiede se Ferrero nella spending review abbia chiesto ai giocatori di abbassarsi gli ingaggi, ma Gastaldello smentisce. E il capitano dà il suo parere sul mister: «Lo vedo bene, meglio dell’anno scorso… è bello carico». Anche Mihajlovic forse si aspetta qualcosa: «Penso di sì. Quando si è confrontato con il presidente, penso che abbia avuto delle garanzie. E si aspetti che le mantenga – dice Gastaldello a “Il Secolo XIX” -. Bisogna dare tempo e pazienza: non è arrivato Mago Merlino. Penso che questo presidente abbia volontà e lo spirito di far bene. Che non significa risolvere tutto subito. Anche lui, come tutti noi, commetterà qualche errore. E ho detto ai miei compagni che non per questo dobbiamo farci prendere dal panico. La cosa veramente importante è che, quando si sbaglia, lo si faccia in buona fede».
TRA GIOVANI E VECCHI – Il difensore garantisce sull’unità dello spogliatoio: «Siamo forti e compatti, in fin dei conti siamo rimasti quelli dello scorso campionato. E’ arrivato qualche giovane, magari loro potrebbero esser più influenzabili dalle voci, ma saremo noi “vecchi” a doverli sostenere». Ora c’è la possibilità che arrivi Duncan, mentre Ferrero ci ha provato con Samuel e Cambiasso: «Mi spiace che non siano venuti i due argentini, perché sono grandi giocatori e professionisti seri. Erosicuro che non sarebbero venuti alla Samp a svernare, anche perché c’era Mihajlovic, che conoscono bene. Ritengo che la Samp continui a essere una delle società più appetibili del nostro campionato. Per la tradizione, per la piazza, per l’ambiente».
UN VULCANO – La sentenza finale sul presidente Ferrero: «Non ha certamente il carattere di un veneto (sorride, ndr). Come potrei definirlo… vulcanico. Anch’io come tutti voi sono ansioso di vedere. Sono sicuro che qualche giocatore arriverà, mi ha detto di stare tranquillo. Mi ha detto che sarà sempre vicino alla squadra e che cercherà di rinforzarla il prima possibile. Naturalmente tenendo conto dei limiti del nostro budget. Ad esempio, finché Romero non troverà un acquirente, vedo difficile acquistare un portiere. Perché se alla fine Sergio non trovasse una squadra, avresti in rosa due portieri titolari e uno con un ingaggio pesante. Fosse per l’entusiasmo di Ferrero, la Samp vincerebbe lo scudetto. Diamogli tempo».