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Strinic e Murru, i numeri non mentono: giocatori diversi, rendimento simile
Strinic e Murru non hanno un rendimento così diverso: il croato ha beneficiato del traino delle partite casalinghe, il sardo ha pagato trasferte e ingenuità
Il dibattito, spesso tra i tifosi, ruota attorno alle scelte che Giampaolo ha operato per la fascia sinistra. Non esiste un caso Strinic, esistono però delle motivazioni che hanno portato il tecnico blucerchiato a preferirgli Murru nelle ultime sette partite di campionato. Le motivazioni le ha date lo stesso Giampaolo, nell’ultima conferenza stampa prima di Sampdoria-Inter: il giocatore, inizialmente tenuto ai box per infortunio, ha patito parzialmente le voci di mercato che lo hanno visto protagonista e, attualmente, non è ritenuto né fisicamente e tantomeno mentalmente pronto per disputare una partita. La scelta, squisitamente tecnica di Giampaolo, ha messo Murru sotto la lente d’ingrandimento e gli errori che ha commesso, hanno portato alla domanda se fosse pronto ad una maglia fissa da titolare. A ben guardare le statistiche però non c’è così tanta differenza – sulla carta – tra Strinic e Murru. Quello che viene imputato al terzino sardo – difficoltà ad anticipare l’avversario, leggerezza in alcuni interventi -, è figlio della sua giovane età, dell’aver lasciato il confortevole ambiente di Cagliari – dove è cresciuto – per fare il salto di qualità in una società che, solo per ambizioni, è sicuramente più esigente di quella rossoblù.
La maturazione di Murru è imprescindibile e passa anche attraverso il percepire la fiducia del suo tecnico, quindi – ad oggi – è impossibile imputargli colpe non totalmente sue. Il ragazzo è giovane, si farà: la valutazione su di lui, come sul resto della squadra, andrà fatta a fine stagione. Un bilancio però si può già fare, andando a vedere i freddi numeri: Strinic ha disputato quattordici partite (9 in casa), sei delle quali non interamente chiedendo il cambio; ha messo a segno due assist sommando poco più di mille minuti di gioco (1.065′). Murru ha disputato sedici partite (7 casalinghe), cinque delle quali non interamente: è subentrato quattro volte e una volta è stato sostituito da Regini. Ha messo a segno due assist – uno nella difficile partita contro la Roma all'”Olimpico” – e ha sommato poco più di 1.100′ minuti di gioco. Senza togliere nulla alle mancanze di Murru, già evidenziate, va detto però che – a differenza del terzino croato, che ha beneficiato del traino positivo dei risultati casalinghi – ha disputato ben nove trasferte in cui è stata la prestazione della squadra nella sua interezza e non del singolo a determinare i risultati negativi.