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Stojanovich alla Samp: «Ma il medico era genoano»

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Lo sloveno Stojanovich in prova alla Sampdoria U16: «Che club fantastico». Inconveniente alle visite: «La dottoressa era genoana»

Riccardo Pecini e gli addetti allo scouting potrebbero aver messo a segno per la Sampdoria un altro investimento a basso costo in ottica futura. Dagli sloveni del Triglav Kranj, a Bogliasco negli scorsi giorni è arrivato un volto nuovo, quello di Jan Jure Stojanovich. Il difensore classe 2002 ha sostenuto alcuni giorni di prova in maglia blucerchiata ed è rimasto estasiato: «Per me è stata la prima esperienza di questo tipo, sono rimasto sorpreso dalla sensibilità della Sampdoria, da come mi hanno accolto e da quanto fantastico sia questo club. Lavorano con i giovani e se ne prendono cura – ha spiegato al sito ufficiale della società – hanno esperti in tutte le aree e una squadra eccezionale, in cui ho avuto il privilegio di giocare. Ho notato molte differenze, specialmente nelle infrastrutture, nella professionalità sul lavoro e il livello di organizzazione. Per quanto riguarda gli allenamenti, ci sono esercizi simili, lavoriamo molto bene anche qua».

Nonostante si sia trattato solamente di qualche giorno di prova, Stojanovich ha fiducia nel poter approdare a Genova a breve: «Con la Sampdoria ho giocato un intero torneo, cinque partite, e devo ammettere che sono soddisfatto di quanto ho fatto. Sono rimasti piacevolmente colpiti da me, ho ricevuto grandi apprezzamenti e ho buone sensazioni a riguardo. Certamente ho grandi ambizioni – ammette – un trasferimento come questo significherebbe un grande passo avanti nella mia carriera. Diventare membro di un club come questo, che è molto attento ai giovani calciatori, mi farebbe fare indubbiamente tanti progressi».

Il giovane difensore sloveno ha avuto modo di assaporare da subito la rivalità calcistica che c’è in città: «Mi è apparso chiaro da subito di essere arrivato in un posto in cui il calcio è la prima cosa. Quando ho sostenuto le visite mediche – racconta Stojanovich – la dottoressa mi ha chiesto perché ero lì. Quando le ho risposto che ero lì perché la Sampdoria mi voleva provare, ci è rimasta molto male, perché mi ha confessato di essere una tifosa del Genoa. Mi ha anche detto che solo il Genoa era la squadra giusta in cui giocare a calcio».

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