2015

Stasera Ferrero a Sanremo: «Il Festival? Lo vince la Samp»

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Non sta più nella pelle. Da uomo di spettacolo, Massimo Ferrero è impaziente per stasera, quando comparirà al Festival di Sanremo. Per lui la scaletta sarà un optional e un uomo così sguazza nell’imprevisto. Parafrasando la sua imitazione di Crozza, il patron blucerchiato annuncia che canterà dal palco dell’Ariston, ma non solo quello: «Faccio anche lo strip». Poi prosegue a “Il Secolo XIX”, in un’intervista di cui riportiamo alcuni passaggi: «Chi mi conosce, sa che può succedere di tutto. Vado a Sanremo perché ho incontrato Garrone che mi ha lasciato una società straordinaria. Se non veniva nella città, in Liguria non sarei mai andato al Festival. Quindi sono felice e mi butto». E comincia a canticchiare “Stasera mi butto” di Rocky Roberts, vecchio successo degli anni ’60.

VASCO E SAMP – Stasera Ferrero canterà “Vita spericolata” di Vasco Rossi: «Mi piace molto. Auguri a lui: sono un uomo fortunato, i compleanni cadono tutti in questo periodo». Quando gli si chiede chi altro compia gli anni, Ferrero risponde sarcastico: «Boh…». Una vita spericolata come la sua: «La mia è una vita di idee, tenacia, lavoro, tanti meravigliosi incontri e fortuna. E ringrazio sempre Dio. Ogni volta che mi giro, prego. A Roma, casa mia, ho un letto antico e sopra avevo un’immagine della Madonna». Il motivo dell’imperfetto è presto spiegato: «Sì, avevo, perché adesso c’è quella di Edoardo Garrone. Non scherzo. Voglio ringraziare lui, i Garrone e i Mantovani che li hanno preceduti. Senza di loro, non sarei mai andato al Festival. Mi hanno lasciato una società sana, io ci metto entusiasmo e voglia di vincere».

LIGURIA E FESTIVAL – Qualcuno gli chiede della sua continua e incessabile allegria: «Sono fortunato. Mò vado al Festival, dove c’è Emma (Marrone, ndr), la cantante. Mia nonna si chiamava Emma, anche una delle mie figlie si chiama Emma: tra sette anni sarà al Festival». Poi un omaggio alla Liguria: «Voi liguri non l’apprezzate abbastanza e ve sbagliate. Sapete quanti genovesi non hanno visto l’Acquario? Succede sempre così: i romani non vanno al Colosseo, i milanesi non sono mai entrati alla Scala. Se sono a Genova, lo devo a Garrone: grazie Edoardo». A chi gli fa notare che è il quarto ringraziamento all’ex presidente della Samp, Ferrero tuona: «La verità è questa, perché so già che parlando prima del Festival la Rai s’incazza con me. Almeno parlo per un buon motivo».

CANTANTI, GIOCATORI E VINCITORI – Magari farebbe cantare qualcuno fra i suoi giocatori: «De Silvestri, un melodico anni ’60. E Viviano, il portiere, quello se la canta e se la suona. Lui è più rock». Gli si chiede anche se manderebbe la Samp a Sanremo tra le nuove proposte o tra le big: «Ma che cazzo di domanda è?». Ovviamente tra le big, ma quando si domanda a Ferrero chi vincerà il Festival, lui non ha dubbi: «Scrivete a caratteri cubitali: vincono la Samp e Ferrero. Mica vado a Sanremo per contare le formiche».

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