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Stankovic ricorda: «I tifosi della Sampdoria sono speciali. Su Filip…»
Dejan Stankovic, tecnico del Ferencvaros, è tornato a parlare del suo passato sulla panchina della Sampdoria: le dichiarazioni
Dejan Stankovic, tecnico del Ferencvaros, è tornato a parlare del suo passato sulla panchina della Sampdoria elogiando i tifosi. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista a ulloi129.hu.
CAPITOLO – «L’ho sempre detto… La Sampdoria è un capitolo della mia carriera che valeva la pena ripercorrere. Avrei potuto rinunciare perché sapevo chi ero e da dove venivo… C’era stata la promessa che la situazione sarebbe migliorata a gennaio, invece è peggiorata del 300%. Abbiamo perso altri sei titolari, sapevo quale fosse il nostro destino. Ma in quel momento ho deciso di restare con la squadra e il club».
TIFOSI – «Perché è stato il club, i giocatori, i tifosi e io, a dire il vero. I tifosi della Sampdoria sono speciali. Non si sono arresi nemmeno per un momento, anche quando sapevano quale destino li attendeva. Ci hanno visto restare con la squadra fino alla fine… Questa esperienza non ha prezzo. È stato molto difficile come allenatore e come persona».
PERIODO – «Sono contento che qualcuno sia venuto a salvare la società e che ora possa tornare ad essere competitiva, anche se per il momento sta attraversando un periodo di transizione. La squadra avrebbe potuto scomparire, ma fortunatamente è sopravvissuta. È stata per me una bellissima esperienza, che potrà aiutarmi a risolvere molte situazioni in seguito».
FILIP – «Ha avuto un inizio difficile, non è più lui a difendere [la porta, ndr] adesso, ma questo fa parte della crescita. Devi attraversare queste fasi».
MIHAJLOVIC – «Il vuoto lasciato da Mihajlovic non può essere riempito. Il sedici dicembre dell’anno scorso è stato lo shock più grande della mia vita. Le immagini mi attraversano la mente. Il nostro padrino, mio fratello, l’amico, il padre… Lo sogno spesso, il che mi rende felice. Mi sveglio felice… Mi chiama nel sonno, so che è lì. Niente può portare via questo ricordo. Il mio migliore amico».