2015
Stankovic e Sinisa: «Mai nemici, solo avversari. Merita un grande club»
Quando arrivò a Roma nel 1998 per giocare con la Lazio, Dejan Stankovic era per molti un illustre sconosciuto. Tuttavia, c’era chi nella realtà biancoceleste lo conosceva e aveva supportato il suo acquisto: Sinisa Mihajlovic. Lui sapeva che quel ragazzo sarebbe potuto andare lontano. Oggi entrambe le loro carriera sono finite: Mihajlovic si è ritirato nel 2006, Stankovic solo due anni fa. E domenica si ritroveranno, visto che la Samp di Sinisa affronterà l’Udinese, dove Dejan fa il vice di Stramaccioni.
Un’amicizia nata molti anni fa: «Lui mi ha preso sotto la sua ala alla Lazio, quando avevo 19 anni e con lui sono diventato uomo. Dovete sapere che fin da piccolo Sinisa è stato un punto di riferimento per me, nel calcio e pure fuori – confessa Stankovic ai microfoni de “Il Secolo XIX” -. Se poi aggiungete che per dieci anni abbiamo dormito nella stessa camera in ritiro alla Lazio, in nazionale e all’Inter, capite perché siamo diventati due familiari. Ho dormito più con lui che con mia moglie!». Un Sinisa simile tra privato e pubblico: «Simpatico e leale, grintoso e di cuore. Con le sue fisse naturalmente. La sapete quella dei tre numeri di scarpe in più? Lui è alto, ma ha il piede piccolo e per equilibrarsi compra scarpe larghissime, di tre numeri in più».
Stankovic è stato vicino alla Samp quando Sinisa ha preso possesso della panchina blucerchiata: «Sinisa è sempre stato disponibile. So che mi avrebbe dato una mano, come d’altronde fare io per lui se ne avessi la possibilità. Nella vita mai dire mai, magari un giorno lavoreremo insieme. Ora io sto facendo quest’esperienza da vice di Andrea (Stramaccioni, ndr), che è molto importante e formativa. Sono contento qui». Ci si chiede se Mihajlovic è pronto per una grande: «Beh, questo non devo dirlo io. Parlano i risultati e l’esperienza che ha maturato negli ultimi anni. A mio parere è pronto da un po’. Non voglio dire che alla Samp abbia chiuso il suo ciclo, ma che capacità ed esperienze le ha di sicuro».
La Samp arriva domenica a Udine, ma la loro forma non sembra delle migliori: «Sono mancati un po’ di risultati nelle ultime partite, altrimenti sarebbe stata fantastica. Il cerchio comunque si chiude alla fine: vedremo dove sarà tra quattro turni. È evidente però che Sinisa ha fatto un gran lavoro da quando è a Genova. Ha preso la squadra in zona retrocessione e l’ha salvata; poi quest’anno l’ha portata in alto ed è in corsa per l’Europa. Meglio di così era oggettivamente inpossibile fare». Diversa la condizione dell’Udinese, che si è ripresa: «Stiamo facendo bene, con Stramaccioni abbiamo iniziato un ottimo lavoro. Anche noi vogliamo chiudere il campionato alla grande: nelle ultime dieci abbiamo fatto ottimi risultati, ma non siamo sazi. Sarà una partita bella e aperta».