2014

Stadio in Fiera – Genova, guarda Roma: il progetto di Pallotta è ufficiale

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«Domani per noi sarà una giornata molto importante». L’aveva detto ieri sera Rudi Garcia ai microfoni di SkySport dopo la vittoria per 2 a 1 sul Torino, maturata grazie a una rete di Alessandro Florenzi a ridosso del triplice fischio. Ed effettivamente è stata una giornata importante: James Pallotta, patron della Roma, si trovava nella Capitale per rendere ufficiale il progetto dello Stadio della Roma (questo il nome provvisorio) che avrà una capienza tra i 52.000 e i 60.000 posti, di cui 13.600 destinati alla Curva Sud. Ospiterà solo le partite della Roma, che quindi lascerà l’Olimpico, e sorgerà nella zona Tor di Valle, a sud ovest del centro nevralgico, dove un tempo c’era l’Ippodromo.

A occuparsi del progetto è stato l’architetto americano Dan Meis, che ha dichiarato di voler creare un nuovo Colosseo, dando all’impianto una struttura moderna – si legge sul Twitter ufficiale della società giallorossa. Un impianto che, parole di Pallotta, «farà paura agli avversari». Il costo, che verrà ammortizzato grazie agli sponsor che parteciperanno all’iniziativa, ai quali il patron della Roma offrirà una cena a breve, sarà di un miliardo di euro. La metà di quanto speso da Facebook ieri sera per rilevare la start-up di Oculus Rift, il visore per la realtà aumentata.

Il comune di Roma non verserà nemmeno un euro dei soldi pubblici, ma il sindaco ha sostenuto e fomentato il progetto affinché si arrivasse una conclusione. Nella stagione 2016/17 la Roma avrà la sua casa. Italo Zanzi, amministratore delegato della società, ha dichiarato che, per ora, si possono valutare 300 milioni di euro di spesa soltanto per lo stadio. I lavori inizieranno tra settembre e ottobre.

Dopo la Juventus, quindi, anche quella che attualmente è la seconda squadra d’Italia – guardando la classifica odierna – si appresta al più grande investimento dei nostri tempi. E Genova? Genova continua a guardare, continua ad attendere un “via libera” che tarda ad arrivare, per dare valore a una zona, quella della Fiera, che oggi è lasciata alla mercé del silenzio, all’apatia degli eventi, all’incedere esasperato di una burocrazia che ci impedisce di procedere e realizzare quello che potrebbe essere il più grande passo in avanti per la nostra squadra. 

Si aspetta lo studio di fattibilità – appuntamento verso fine maggio, a campionato terminato – per iniziare l’opera nella zona ora passata nelle mani del Comune, attraverso la Spim, società immobiliare controllata dall’amministrazione genovese. Chissà. Stavolta toccherà a Garrone e Remondini, non più a Sagramola, condurre l’offensiva e ottenere, finalmente, un’approvazione che ci porterà via dal Ferraris: storia, gloria, tradizione dei nostri colori, ma impianto che oramai ha fatto il suo tempo, dal terreno di gioco alla tribuna stampa. 

Piangi Genova, ti fa bene. 

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