2013

Stadi di proprietà, Malagò: «L’Italia ne ha bisogno»

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«L’Italia ha bisogno di stadi nuovi». Ad urlarlo a gran voce Giovanni Malagò, presidente del Coni. Ormai lo sanno praticamente tutti: il nostro paese non può più rimanere indietro. Le strutture sportive sono distanti anni luce da quelle più moderne presenti su tutto il continente. Lo chiedono le società, stufe di dover rinunciare agli introiti che potrebbero arrivare dall’indotto di un impianto di proprietà; lo chiedono i tifosi, a loro volta stanchi di essere ospitati in strutture scomode, senza servizi, senza parcheggi, ecc. E l’esempio Juventus non può più restare un caso isolato. C’è molto da fare e molto dovrà essere fatto il più presto possibile.

«Siamo fortemente interessati affinché il prima possibile si possano costruire nuovi impianti che possano dare più lavoro, più sviluppo e più certezze al territorio, la base su cui abbiamo costruito il futuro dello sport italiano – ha detto Malagò nel corso del convegno “uno stadio per amico” -. C’è un dovere, un interesse nei confronti di chi sostiene l’attività sportiva e che paga un prezzo altissimo per un gap strutturale del nostro paese. La cosiddetta legge sugli stadi è solo la punta dell’iceberg. In quella rete, quella fitta situazione di gangli e complicazioni burocratiche, amministrative e legislative, purtroppo ci sono finiti dentro anche i pesci piccoli, non solo la serie A e questo mi ha ferito».

Tutto questo in attesa di sapere se partirà il progetto per il nuovo stadio di proprietà della Sampdoria alla Fiera di Genova, verso il quale Malagò ha già espresso parere favorevole («L’impiantistica è molto importante, per quanto riguarda l’ipotesi del nuovo stadio ho suggerito che si possa anche dare attenzione ad un centro polifunzionale dedicato anche per altre discipline»).

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