2013
Spalletti: «Andreazzoli ha la fiducia della società e dei giocatori»
Nel prossimo weekend la Sampdoria ospiterà la Roma, squadra in una situazione veramente tragica. La sconfitta per 4-2 in casa contro il Cagliari è costata la panchina a Zdenek Zeman, che è stato sostituito da Aurelio Andreazzoli che fu vice di Luciano Spalletti nel suo periodo romano.
Proprio l’ex tecnico di Roma e Samp, attualmente allo Zenit San Pietroburgo, ha commentato ai microfoni di Sky Sport l’arrivo sulla panchina giallorossa del suo ex vice smentendo al contempo un suo possibile ritorno in un futuro prossimo:
«Se la Roma mi chiamasse? Ho firmato pochi mesi fa un triennale. Allo Zenit sto bene e per il momento risponderei che rimango allo Zenit. Anche se naturalmente mi dispiace quello che è successo alla Roma. Da romanista Zeman mi aveva entusiasmato, ma io rimango a fare l’allenatore dello Zenit».
Come vede la scelta di Andreazzoli per sostituire Zeman?
«Io la ritengo una scelta molto intelligente, conosce bene Roma, la vive da 8 anni. Ha incarnato lo spirito romanista e ha avuto la possibilità di far esperienza rimanendo un passo indietro. Ha potuto vivere tutti questi anni dietro, facendosi le proprie idee. Può essere la soluzione giusta».
Scelta anche per non perdere tempo alla ricerca di un altro allenatore:
«E’ una valutazione giusta».
Come mai non è più il suo vice?
«Quando sono andato allo Zenit poteva scegliere e ha deciso di rimanere a Trigoria. Questo la dice lunga sulla sua voglia. Merita questa possibilità, il tempo di lavorare senza assillo di non dover lasciare il posto a qualcun altro. Non è un traghettatore».
Anni fa la prima Roma col 4-2-3-1 fu proprio a Genova dalla quale ripartirà Andreazzoli, come nacque l’idea?
«Non avevamo molti attaccanti a disposizione. Ci siamo inventati questa cosa, Francesco era la soluzione adatta a tutte le cose e quindi è nato questo 4-2-3-1. Andavano spesso a occupare la zona con gli inserimenti. Il Barcellona fa un po quella cosa lì. La punta si defila e lascia l’imbarazzo ai difensori di scegliere chi è il proprio avversario. Se andiamo a chiedere ad un difensore se è meglio marcare un attaccanto fisso o uno mobile lui risponde sempre che preferisce lo striker fermo».
Quale può essere la nuova Roma con Andreazzoli?
«Vi ringrazio per la fiducia ma Andreazzoli è la persona più adatta per dirlo. Conosce benissimo il 4-2-3-1 e ha anche la squadra per riproporlo. Noi ci abbiamo lavorato, era entusiasta: quella Roma era bellissima. Non soltanto sulle partite di Sky, anche chi si arrampicava sui muri di Trigoria vedeva una Roma bellissima».
Andreazzoli non è ancorato solo al 4-2-3-1?
«No, siamo diventati amici a Coverciano e io gli ho chiesto se voleva fare parte del mio staff, ma lui poteva fare la stessa cosa con me. Merita la fiducia della Roma. Sanno che i giocatori hanno fiducia in lui, ha tutta la mia stima. Forza Roma sempre!»