2015
Soriano: «Mihajlovic mi ha cambiato. Mercato? Non ci penso»
La stagione della Sampdoria è di quelle sorprendenti, il quarto posto in solitaria con 48 punti sono un traguardo già ottimo, e con altri 30 punti a disposizione lo score non può che migliorare ulteriomente. In questa stagione sono tanti i giocatori che si stanno mettendo in mostra, e nel complessivo, dall’arrivo di Sinisa Mihajlovic nel novembre 2013 il giocatore che ha più beneficiato dei trattamenti del tecnico serbo è Roberto Soriano, che firmò proprio il primo gol della gestione Mihajlovic.
In un’intervista al noto portale transfermakt.it, il numero 21 blucerchiato ha raccontato della sua crescita personale, degli obiettivi della Samp e dei progetti futuri: «Quest’anno abbiamo iniziato il campionato con l’obiettivo di finire nella parte alta della classifica. Man mano ci siamo resi conto che con la nostra qualità possiamo qualificarci per l’Europa League o, perché no, anche per la Champions. Dobbiamo mantenere la costanza nel gioco e nei risultati».
La svolta per Soriano è arrivata con l’arrivo di Mihajlovic: «Quando arrivò Mihajlovic lui mi cercò subito dopo il primo allenamento per un dialogo. Mi disse: “Per me non contano i nomi. Un giocatore deve dare tutto in allenamento, dimostrare personalità e prendersi dei rischi in campo”. Secondo lui io adempio a questi criteri. Durante la prima partita con la Lazio entrai a inizio del secondo tempo e segnai l’uno a zero. Dopodiché ho sempre giocato. Nei due anni precedenti ho sempre avuto dei dubbi su di me. Mihajlovic mi ha ridato la voglia di giocare a calcio. Il nostro rapporto col Mister Diciamo che sappiamo quando tocchiamo il limite – afferma ridendo il numero 21 – ha delle caratteristiche da duro però si possono fare anche delle battute. Anche lui era giocatore e sa affrontare le situazioni in maniera adeguata. Nell’allenamento uno deve divertirsi.
In questo periodo è uno dei nomi più chiacchierati, sono diversi i club che stanno pensando a lui per il futuro: «Di queste cose se ne occupa il mio procuratore, io me ne sto tranquillo. Gioco regolarmente solo da un anno e mezzo, vedremo cosa succederà a giugno. Io al Dortmund al posto di Gündogan? Sarebbe sicuramente un onore se una grande società come il Borussia Dortmund facesse un’offerta per me, è una delle migliori società al mondo. Se questa cosa fosse veritiera sarebbe incredibile per me. La Bundesliga è uno dei miglior campionati del mondo che attira molti giocatori. Quanto si è sviluppato il calcio tedesco lo ha dimostrato la Nazionale durante i Mondiali. La Bundesliga mi stuzzica. Mentirei se dicessi che non fosse così, però per ora penso solo alla Sampdoria e a dare il massimo per la squadra. Come vedo il mio futuro? Alla Samp mi trovo benissimo, secondo me abbiamo una squadra fortissima con l’allenatore giusto. Ogni giocatore sogna di giocare un giorno in una “grande”, ma questo dipende molto da quello che si fa vedere in campo. Io ho da dimostrare ancora molto».
Dalla Samp nella sessione di mercato estiva è partito il suo grande amico, Shkodran Mustafi: «Ci sentiamo spesso – ammette Soriano – e per scherzo me lo ha già chiesto qualche volta di andare al Valencia. D’altronde non ho mai avuto dubbi che Shkodran si ambientasse subito alla perfezione e migliorasse così rapidamente. Si poteva notare anche alla Sampdoria. Nel primo anno non ha giocato molto. Però abbiamo notato subito che doveva stare in campo. Ha moltissima qualità, è un difensore completo. Il mio arrivo alla Samp? Sono stato per tre anni nelle giovanili del Bayern. Nel gennaio 2009, due giorni prima della chiusura del mercato, il mio procuratore mi chiamò informandomi che la Sampdoria aveva inoltrato un’offerta per me. Volevano integrarmi subito in prima squadra. Ho parlato prima con la mia famiglia. Sono nato e cresciuto a Darmstadt, però le mie radici sono italiane. Quindi non mi sono trasferito in una nazione sconosciuta. Era sempre il mio sogno giocare in Serie A, così accettai la proposta. Poi c’è da ricordare: in quel periodo non furono molti giocatori delle giovanili del Bayern che sono passati in prima squadra. Questo avvenne solo dopo».
Si parla anche di Nazionale, dove da molti è considerato l’erede di Pirlo e De Rossi: «Sono paragoni esagerati, però sentire queste dichiarazioni mi dà ancora più forza. Sono stato convocato già un’altra volta per la Nazionale e durante quella settimana ho imparato molto. Noi giovani dobbiamo dimostrare di meritare una nuova convocazione. Venire convocato per la Nazionale e magari avere anche la possibilità di giocare un torneo come un Campionato Europeo è una cosa strabiliante. Fino al 2016 passerà ancora un po’ di tempo. Io darò il massimo per guadagnarmi un posto».