Soriano e quel rinnovo in tempi non sospetti

La roboante vittoria di ieri della Sampdoria ha un protagonista che spicca nell’ottima prova collettiva dell’undici blucerchiato: Roberto Soriano, giocatore da tempo nella rosa della Samp ma che in questa stagione sta facendo finalmente vedere quello che 4 anni fa videro nel ragazzo prelevato dal settore giovanile del Bayern Monaco Beppe Marotta e Fabio Paratici, sempre loro, quelli che hanno fatto miracoli a Genova e che ora si gustano l’imminente terzo scudetto consecutivo negli uffici di Corso Galileo Ferraris a Torino.

Roberto Soriano ieri ha confezionato una prestazione fantastica, condita da due gol di ottima fattura: il primo costruito coralmente e finalizzato grazie a una bellissima lettura, mentre la difesa collassava tutta sul primo palo per anticipare Maxi López lui è arrivato al centro e ha depositato in rete l’ottimo suggerimento dal fondo di Regini per il temporaneo 3-0, che lui stesso ad inizio ripresa ha ritoccato con una fantastica azione personale partita dalla propria metà campo e conclusa con un bel diagonale mancino da fuori dopo 60 metri di corsa. La prima doppietta in Serie A, il secondo e terzo gol in stagione da quando è arrivato Sinisa Mihajlovic, colui che ha creduto fortemente in lui fin dal suo arrivo, dandogli fiducia fra le perplessità generali.

Perplessità che più di un anno fa si scatenarono quando il nostro numero 21 firmava un rinnovo contrattuale al 2017 con ingaggio ritoccato a 700 mila euro, al tempo reputata una follia da chiunque ma che ora col giocatore che si sta dimostrando un signor centrocampista non sembra più una follia, ma un colpo da maestro targato Pasquale Sensibile, che avviò la trattativa finalizzata poi da Carlo Osti subentrato in quel periodo all’ex ds del Novara. In quel periodo si fece sotto proprio la Juventus per il giocatore, al tempo non titolare e con poca stima da parte dell’ambiente, un campanello d’allarme che gli uomini di Corte Lambruschini hanno fatto bene ad ascoltare: se ti cerca la Juventus e non hai ancora mostrato niente di rilevante vuol dire che sotto c’è il trucco. E i trucchi da qualche mese a questa parte li stiamo vedendo tutti: gol, un’eleganza che non si vedeva da tempo in campo col pallone tra i piedi e soprattutto la duttilità tattica: con Delio Rossi faticava ad agire da mezz’ala nel 3-5-2, con Mihajlovic sia nel 4-2-3-1 da esterno sinistro o da trequartista centrale che ieri nel 4-3-3 come mezz’ala destra ha dimostrato di poter fare i ruoli più che discretamente, mostrando anche grandi cose sia nel movimento senza palla che nella gestione delle ripartenze.

La crescita di Soriano è stata notata anche da Cesare Prandelli che due settimane fa lo ha convocato insieme a Lorenzo De Silvestri e Manolo Gabbiadini per lo stage della Nazionale azzurra inserendolo nel novero dei possibili giocatori per il Mondiale in Brasile, e sicuramente tra quelli da tenere d’occhio per il futuro della Nazionale Italiana del post Mondiale, quando giocatori come Pirlo, De Rossi e Buffon potrebbero appendere la maglia azzurra al chiodo dopo una straordinaria carriera e lasciare il passo alle nuove leve.

La Sampdoria intanto si gode il suo gioiellino: l’anno scorso dopo la spettacolosa vittoria contro il Pescara esplose definitivamente Mauro Icardi e l’Inter anticipò tutti, perfino la Sampdoria, e se lo portò via. Questa volta un robusto contratto a lunga scadenza firmato in tempi non sospetti renderà le cose molto meno semplici a chiunque si interessi al numero 21 blucerchiato, che del Mondiale se ne fa momentaneamente un baffo: «Ma che Mondiale e Mondiale, io penso alla Sampdoria».