2013

Soriano e il gol alla Lazio: «Mi cambia la vita»

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Domenica scorsa poteva essere il “man of the match”, ma a pochi secondi dal fischio finale Lorik Cana ha rovinato tutto: Roberto Soriano, è lui che aveva portato in vantaggio la Sampdoria facendo letteralmente esplodere la Sud e aveva fatto sperare tutti i tifosi blucerchiati che stavano assaporando, nuovamente, il gusto della vittoria.

Il suo primo gol in Serie A, quindi, è valso un solo punto in classifica, ma è stato l’apice di un’ottima prestazione: «Ho cercato solo di fare il massimo, come tutte le volte che entro a partita in corso. Solo che non è mai facile giocare subito bene, mentre gli altri corrono da un bel pezzo. Era una partita troppo importante. Io stesso mi sono caricato vedendo come stavano lottando i miei compagni».

Sinisa Mihajlovic gli ha concesso l’ultima mezz’ora di Sampdoria-Lazio e il ragazzo di Germania, lo ha ripagato con un gol: «Lui ci ha trasmesso molta carica – rivela il blucerchiato ai taccuini de “La Repubblica” , si vede che ha smesso di fare il calciatore da poco tempo. Soprattutto il suo gioco ci piace. Vuole che pressiamo sempre alti, che attacchiamo, sia contro squadre “scarse” che contro le grandi. Ci ha dato un’altra mentalità. Chiedere a Delio Rossi più coraggio? Noi facciamo quello che decide il mister. Prima capitava spesso che i nostri avversari non ci permettessero di giocare, mentre noi non pressavamo e aspettavamo nella nostra metà campo. Ora anche noi lasciamo poco spazio agli altri».

Una vittoria sfiorata quella di domenica contro i biancocelesti, toccata con mano e poi svanita sul filo di lana: «Noi eravamo arrabbiati, lui (Mihajlovic n.d.r.) ci ha fatto i complimenti perché abbiamo seguito tutto quello che ci aveva detto».
Ma ormai il match con la Lazio fa parte del passato, adesso nel mirino dei blucerchiati c’è l’Inter dell’ex Mazzarri. Sinisa a centrocampo dovrà fare a meno dello squalificato Nenad Krsticic, quindi Soriano si candida per un posta da titolare al Meazza: «Ho una settimana per allenarmi bene. Sono pronto. Ruolo preferito? Uno qualsiasi dei trequartisti dietro la punta, nel 4-2-3-1. Il vero Soriano? È sempre lo stesso, solo che magari ho bisogno di un po’ di fiducia. Il gol segnato domenica mi servirà molto. Un gol così non l’ho mai fatto in vita mia (ride)…ora i compagni mi prendono in giro, dicono che è stato un colpo di culo, un’azione alla Inzaghi».

Ma Soriano un gol con la maglia blucerchiata l’aveva già segnato: quello al Camp Nou, contro il Barcellona, che permise alla Sampdoria di alzare al cielo il Trofeo Gamper: «Anche se segnare al Camp Nou magari ti capita una volta nella vita, mi è piaciuto più di quello contro la Lazio. Volevo buttarla dentro sotto la Sud».

Infine una battuta inevitabile su quello che Antonio Cassano continuava a sostenere del ragazzo numero 21, il miglio giovane in casa Sampdoria: «Me lo ricordano tutti, ogni giorno – conclude Soriano –. Impossibile dimenticarlo».

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